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L’agente di Celar: “Vi racconto tutto sul baby bomber della Roma”

Amir Ruznic svela aneddoti e curiosità sull’attaccante sloveno che ha debuttato in Serie A dopo 22 gol in 19 partite con la Primavera: “Lo voleva la Fiorentina, io sono romanista e l’ho portato a Trigoria. Vi spiego perché non assomiglia a Dzeko”

La Roma si coccola un baby attaccante sloveno da 22 gol in 19 partite con la Primavera di Alberto De Rossi e un debutto in Serie A fresco fresc, arrivato ieri sera negli ultimi minuti della gara con l’Empoli. Zan Celar è il nuovo gioiellino di Trigoria: “Io ho sempre creduto in lui – racconta su gianlucadimarzio.com Amir Ruznic, agente del classe ‘99 – non sono particolarmente sorpreso perché conoscevo le sue potenzialità, anche se una media gol del genere non è da tutti i giorni. Neanche per un fuoriquota come lui”.

Fuoriquota in Primavera e prima volta in Serie A: “Non immaginavo che sarebbe entrato“. E invece: “Va dato il merito a Ranieri, che con il risultato in bilico e in dieci uomini ha avuto il coraggio di far entrare un attaccante per un attaccante. Non era una situazione facile per buttare dentro un ragazzo. Complimenti all’allenatore“.

E Zan? “L’ho sentito dopo la partita, era contentissimo. Oggi sarà ancora con la prima squadra, spero che possa fare altre due/tre presenze prima della fine del campionato. Ma l’importante è rimanere sempre con i piedi per terra“.

La stagione scorsa è servita per ingranare: 15 gol in 35 partite. Poi il boom: “Aveva bisogno di ambientarsi. Era arrivato in un contesto nuovo, non parlava la lingua e non conosceva nessuno. Ora si trova molto bene e anch’io lo vedo diverso”. De Rossi se lo coccola e lo aiuta a crescere: “Hanno un ottimo rapporto. Parla molto bene dell’allenatore, mi dice che per loro è come un padre”.

Con l’italiano così e così, ma sotto porta non ne sbaglia una: “Sa fare gol di destro, di sinistro e di testa. Vede bene la porta, che per un attaccante non è male come caratteristica”. Anche se: “Deve essere un po’ più aggressivo”.

Tanti paragoni con Dzeko, ma non è che siano poi così uguali: “Giocano nello stesso ruolo, ma secondo me hanno caratteristiche diverse. Celar è più piazzato come struttura fisica, è cresciuto molto negli ultimi due anni sotto questo punto di vista. E nonostante questo è anche molto veloce”.

Ph: Instagram @celarzan

Intuizione del ds Monchi: “L’ho proposto a lui e a Massara, loro sono andati a vederlo e hanno deciso di prenderlo“. Detto, fatto: “Con il Maribor ho ottimi rapporti e non ci sono stati problemi”. Per 700mila euro – più 300mila di bonus – si sono portati via un talentino da crescere in casa: “La Fiorentina è stata la prima squadra ad arrivare sul ragazzo, ma in quel ruolo avevano già Gori e non volevano prendere un doppione. C’erano anche altri club su di lui, ma quando Massara mi ha detto che volevano prenderlo sono corso da loro”.

Questione di cuore: “Sono un tifoso della Roma, in camera avevo il poster di Giannini”. La Slovenia giallorossa: “Abito vicino al confine con Trieste e lì tutti tifano Juve, Inter o Milan. Io ho scelto la Roma per la passione dei tifosi”. Ride, ma puntualizza: “La Magica”.

Segugio Ruznic. Aveva intuito fin dal primo momento che Celar col pallone tra i piedi ci sapeva fare: “La prima volta l’ho visto con la maglia della nazionale a Kranj, il suo paese”. E da lì l’inizio di tutto: “A 16 anni l’ho portato al Maribor dove il ds Zahovic (ex attaccante di Benfica, Porto, Olympiacos e Valencia, ndr) mi ha detto che voleva prenderlo subito”. Così fu. La svolta due estati fa: “Il ricordo più bello che ho insieme a lui è quando siamo usciti da Trigoria dopo aver firmato con la Roma”.

Ph: Instagram @celarzan

Tante squadre hanno messo gli occhi sul classe ’99, ma i giallorossi fanno muro: “Ci sono state diverse richieste sia dall’Italia che dall’estero. Padova, Twente e Vitesse su tutte. Il club però ha deciso di non cederlo”. Per ora: “Con i dirigenti dobbiamo rivederci a giugno per programmare il futuro del ragazzo. Sceglieremo un progetto che gli permetterà di giocare. Se la Roma ci darà garanzie sul fatto che Zan sarà la terza punta possiamo anche decidere di rimanere, altrimenti meglio andare altrove”.

Celar ma non solo, perché tra gli assistiti di Ruznic c’è anche Josip Ilicic (gli altri in Serie A sono Stulac e Kurtic): “Sarebbe perfetto per la Roma”. Che nel mercato di gennaio ci ha provato per davvero (QUI i dettagli).

Ora però i giallorossi si coccolano Celar e se lo tengono stretto. Un baby bomber che non vuole più fermarsi.