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La commovente lettera del padre di Yeray, tornato in campo dopo aver sconfitto il tumore: “Sorridere, c’è qualcosa di più importante?”

Una storia di speranza e felicità, con un bellissimo lieto fine dopo essere stato a un passo dal baratro. A dieci giorni di distanza la Spagna si commuove ancora per Yeary Alvarez, tornato in campo nel match tra l’Athletic Bilbao e il Girona dopo aver avuto la meglio su un cancro ai testicoli. Come Ederson, l’ex Lazio che nella stessa settimana vestiva di nuovo la maglia del Flamengo. Otto mesi e mezzo fatti di cure, affetto e attesa. Con il calvario del difensore 1995, costretto a sconfiggere il male per ben due volte, durato ben 259 giorni. A giugno, quando il peggio sembrava alle spalle, una nuova ricaduta. Alla vigilia degli Europei Under 21 che avrebbe dovuto giocare con la Spagna.

Oggi, in occasione del ritorno in Europa contro lo Spartak Mosca, ecco la storia che torna ad emozionare. Attraverso le parole di chi, in questo lungo periodo, Yeray non l’ha lasciato solo nemmeno per un secondo: il padre. Il sito ‘El Correo’ ha divulgato una commovente lettera scritta dall’uomo, lasciatosi andare a un lungo e sincero ringraziamento: Sorridere, che parola semplice vero? Per me, una delle più importanti degli ultimi mesi. Grazie per aver fatto sorridere mio figlio. Il trattamento della chemio è duro, ma quando si può contare su sorrisi come i vostri…

Per questo dico grazie ai medici che si sono occupati di lui, a tutte quelle persone che, in un modo o nell’altro, gli hanno tirato su il morale, alla sua seconda famiglia, l’Athetic, con un ringraziamento che parte dalla società e arriva fino ai tifosi. Ma grazie anche ai giornalisti, ai suoi fantastici amici, a tutte le persone di questo modo che gli hanno mostrato vicinanza. A tutti voi, grazie per il vostro sorriso. E soprattutto a te, Yeray. Grazie per il tuo”.