Dalle tovaglie alla Juve, Lista racconta Alcaraz: “Duttile e con mentalità vincente”
Intervista a Rodrigo Lista, ex allenatore nelle giovanili del Racing del nuovo centrocampista della Juventus, Carlos Alcaraz
Dalla seconda divisione inglese alla Juventus, la scommessa di Giuntoli e Manna per rinforzare il centrocampo di Allegri si chiama Carlos Jonas Alcaraz Durán, per gli amici Charly o Carlitos. Un’operazione che a giugno potrebbe far incassare circa 55 milioni al Southampton. “La cosa più sorprendente in 20 anni di questo mestiere è che non ho mai visto un processo di crescita così rapido: è arrivato al club senza molta preparazione e conoscenze, e in un anno e mezzo ha esordito in Primera”, pensieri e parole di Rodrigo Lista, oggi allenatore della Sexta Division del San Lorenzo, che dal 2018 al 2020 ha lavorato nel settore giovanile del Racing. Fu lui uno dei responsabili dell’arrivo del classe 2002 al club di Avellaneda. “Alla fine del 2017, il coordinatore del settore giovanile era Alejandro Russo, di La Plata proprio come Carlos. In un raduno selezionavano vari ragazzini per poi valutarli a inizio 2018, tra questi c’era anche lui. Io allenavo la Septima e dovevo decidere se sarebbe rimasto o meno. In una settimana abbiamo deciso di tesserarlo”.
Dai potreros della Liga Amateur Platense con la maglia del Curuzú Cuatiá di Villa Elisa al settore giovanile di Racing, una delle 5 grandi d’Argentina. “L’aspetto particolare del suo percorso è che non ha fatto le giovanili in nessun club dell’AFA. Lui giocava in un campionato di La Plata, ma senza aver giocato nella Novena o Octava Division, dove il livello di competizione è più basso rispetto a dove giocano le giovanili del Racing. Mi ha sorpreso il fatto che non lo abbia preso un club della sua zona come l’Estudiantes o il Gimnasia”. Ma i primi mesi per Charly non furono semplici. “Il primo semestre ha faticato ad adattarsi a livello fisico e di ritmo con i suoi compagni, così lo mandammo a giocare con la squadra che la domenica giocava la Liga Metropolitana per poi promuoverlo dopo 6 mesi in quella che giocava il campionato dell’AFA. Poi nel 2019 si è allenato sia con la Sexta che con la Reserva, prima di debuttare in Prima Squadra senza giocare nella Quinta”.
Lista: “Alcaraz è pronto per questa nuova sfida in Italia”
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Un salto grande, come quello dalla Championship alla lotta scudetto. “Gli ho scritto un messaggio per complimentarmi del trasferimento e lui mi ha ringraziato. Non sono uno che manda molti messaggi, ma cerco di farmi sentire quando magari hanno avuto un infortunio o per qualcosa di bello come in questo caso. La Juve ha fatto una scommessa: ha preso un centrocampista dinamico, con buona tecnica, gol e gioco aereo. Un giocatore offensivo, completo, ma che per l’età che ha può ancora crescere. Oltre a queste qualità, ha molta personalità, carattere e una mentalità vincente: è pronto per questa nuova sfida in Italia”.
Mezzala, trequartista, falso nueve, ma anche terzino: queste le posizioni ricoperte al Racing in Prima Squadra: “Quando è arrivato giocava da trequartista. Poi si è adattato ad altri ruoli. Se giocavamo col 4-2-3-1 veniva schierato dietro la punta o sulla destra, sennò nel 4-3-3 come mezzala. È un ragazzo umile, con tanta voglia di migliorarsi: questo è stato ciò che ho visto nel suo primo anno al Racing”. E se Lista deve scegliere un’immagine di quella sua prima stagione con la maglia dell’Academia non ha dubbi. “La vittoria per 5-1 contro il Boca nel Predio Tita Mattiussi. Un risultato frutto della prestazione della squadra e soprattutto sua: era una gara del finale di stagione e sono quelle prestazioni che ti danno soddisfazione perché rivedi in campo il lavoro svolto e la crescita di un anno intero”. Non solo gol e assist. Charly in quella annata con Lista si rese protagonista anche di un episodio extracampo con alcuni suoi compagni. “Era la penultima partita del campionato ed eravamo in trasferta a Tucuman, insieme anche alla Sexta e all’Octava. Il giorno della partita, mentre ci stavamo dirigendo al campo, ci richiamano dall’hotel per dirci che mancavano delle tovaglie. Le avevano prese i ragazzi e tra questi anche Alcaraz. Capirono lo sbaglio. Fu una bravata e il club decise di non fargli giocare l’ultima gara dell’anno”. Un errore in un percorso sin qui repentino. La prossima meta sarà quella di ripagare la fiducia della Juventus in questo finale di stagione per essere riscattato, magari con un gol decisivo nella corsa scudetto. E Charly sa come si fa.