16 marzo 2020. In un momento in cui il calcio si stava fermando in gran parte del mondo, in Argentina si giocava la prima giornata della Copa de la Superliga, e nonostante gli spalti vuoti aveva saputo regalare emozioni. Un weekend che sicuramente non dimenticherà mai Carlos Alcaraz, oggi nuovo obiettivo della Juventus.
Il giovane centrocampista cresciuto nel Racing Avellaneda, omonimo del tennista spagnolo che aveva vinto da poco il suo primo torneo di Wimbledon in carriera, venerdì 14 marzo 2020 aveva segnato il gol della vittoria per 2-1 contro l'Aldosivi nel campionato Reserva. Dopo la trasferta a Mar del Plata era tornato a Buenos Aires in autobus con i compagni, giusto in tempo per ricevere la chiamata in Prima Squadra. Il classe 2002 è ripartito con la formazione allenata da Beccacece alla volta di Mar del Plata, ed è entrato nel finale di gara quando i suoi erano sotto 3-2. Al minuto 96' el pibe nato a La Plata ha segnato il gol del 3-4 ed è diventato il più giovane a segnare con la maglia dell'Academia in questo secolo.
Una rete che ha provocato l'esultanza scatenata e incontenibile di Beccacece in panchina e del ds Diego Milito in tribuna, il quale solo qualche settimana prima gli aveva rinnovato il contratto fino al 2023 con tanto di clausola da 22 milioni di euro, poi salita a 25 con il rinnovo fino al 31 dicembre 2026. Un riconoscimento importante per Charly, quanto il gol da tre punti che è servito ad aiutare anche la squadra del cuore, il Gimnasia, impegnato come l'Aldosivi nella lotta salvezza. E pensare che proprio la società allora allenata da Maradona, qualche anno prima non lo aveva confermato.
Dopo il doppio impegno contro l'Aldosivi, Alcaraz avrebbe dovuto presentarsi il giorno successivo al centro sportivo federale di Ezeiza per il primo allenamento con la Selección Sub-20, ma la pandemia ha costretto l'AFA ad annullare tutte le attività in programma. Carlos si è così goduto il momento e ha regalato la maglia del debutto a mamma Amalia che sognava per lui un futuro con la chitarra, per poi regalarne un'altra a Juan Manuel Centurion, un vicino di casa che gli aveva regalato i suoi primi scarpini da bambino.
Dopo gli inizi con il Deportivo Infantil Villa Elisa, il club del suo barrio dove allenava suo padre, fu il coordinatore del settore giovanile del Racing, Alejandro Russo, a notarlo nel 2017 con la Selecciòn Sub-15 di La Plata. Due anni trascorsi nel centro sportivo Tita Mattiussi per crescere e conoscere Lautaro Martínez, ma anche l'ex obiettivo del Milan, Matías Zaracho, che in poco tempo si è rivelato il modello a cui ispirarsi.
Duttilità e facilità nel trovare la porta. Da terzino a mediano, mezzala o esterno, Carlitos ha segnato 12 gol in 83 presenze dal 2020 con la maglia del Racing, l'ultimo dei quali contro il Boca Juniors nel Trofeo de Campeones, che ha regalato il primo titolo sulla panchina dell'Academia a Fernando Gago. Lo stesso allenatore che qualche settimana prima lo aveva escluso dalla lista dei convocati per mezzo chilo in più sulla bilancia. Ma in quella che è stata l'ultima partita con la maglia del Racing, Alcaraz si è fatto anche espellere per l'esultanza giudicata provocatoria sotto il settore dei tifosi avversari.
A gennaio 2023, Carlos Alcaraz ha vissuto per la prima volta il calcio europeo con il trasferimento al Southampton. E nei suoi primi 6 mesi, l'argentino ha totalizzato 18 presenze in Premier League. Il suo impatto con l'Inghilterra è stato abbastanza positivo fin da subito. Nel campionato più prestigioso in Europa ha messo a segno ben 4 reti e ha servito 2 assist ai compagni, nonostante la retrocessione in Championship al termine del campionato. Quattro gol in 26 presenze in questa stagione,impreziosite dalle 3 presenze con l'Argentina U23 e con la convocazione da parte di Scaloni. Sicuramente, Carlos Alcaráz non ha ancora la fama del suo omonimo con la racchetta, ma anche la sua scalata è iniziata. E con molta probabilità proseguirà a tinte bianconere.