Chi è Thomas Campaniello, l’attaccante che ha portato l’Italia U17 in semifinale ai Mondiali

L’Italia U17 vola in semifinale ai Mondiali grazie al gol di Thomas Campaniello contro il Burkina Faso: chi è l’attaccante dell’Empoli
L’Italia U17 batte il Burkina Faso 1-0 e si qualifica per la semifinale dei Mondiali di categoria.
In semifinale la squadra di Massimiliano Favo affronterà l’Austria, che nei quarti ha sconfitto il Giappone, sempre 1-0. Dall’altra parte del tabellone si scontreranno Portogallo e Brasile, che hanno battuto rispettivamente Svizzera e Marocco.
Decisivo per gli azzurrini è stato il gol di Thomas Campaniello, centravanti dell’Empoli classe 2008.
Già aggregato con la prima squadra, l’attaccante nato a Poggibonsi non ha ancora trovato spazio in Serie B, ma ora sta trascinando gli azzurrini con tre reti nelle ultime due partite.
Carriera e numeri del giovane centravanti
Dopo i pochi minuti nelle partite del girone, dominato dall’Italia con 3 vittorie su altrettante partite, Campaniello è rimasto in panchina nel corso di tutta la partita contro la Cechia agli ottavi di finale. Dai quarti l’esplosione: titolare contro l’Uzbekistan, l’attaccante dell’Empoli ha segnato i primi due gol per gli azzurrini, che hanno poi chiuso il match sul risultato di 3-2. Contro il Burkina Faso, di nuovo in panchina dall’inizio, è stato decisivo da subentrante con il gol all’82’ che ha portato la squadra di Favo in semifinale.
Cresciuto nell’Empoli, Campaniello non ha mai lasciato la squadra toscana, e con la retrocessione in Serie B ha iniziato a essere convocato in Prima Squadra. In stagione vanta solo 4 presenze nel campionato Primavera B, ma mai da titolare. La prima presenza tra i grandi è stata invece in Coppa Italia contro il Genoa, quando l’ex allenatore Pagliuca gli ha concesso i 10′ finali.

Gli idoli e le origini
Campaniello possiede il doppio passaporto: italiano e polacco, per via della mamma Dorota, ma la sua storia è legata interamente alla Toscana, e dall’età di 7 anni gioca per l’Empoli.
Cresciuto nel mito di Cristiano Ronaldo, idolo per “Dedizione e fame di vittorie”, ora si ispira a Pio Esposito, come ha rivelato nell’intervista rilasciata subito dopo la vittoria — con doppietta — contro l’Uzbekistan.