Tutto era partito a febbraio dopo che il fratello minore di Zouma, Yoan (anche lui calciatore in Inghilterra nell'equivalente della nostra Eccellenza), aveva girato e pubblicato un video che ritraeva Kurt (difensore del West Ham) tirare calci al suo gatto. In poco tempo, il video ha fatto il giro del mondo con l'idignazione di molti Vip.
Un caso internazionale che aveva fatto perdere diversi sponsor al West Ham e che aveva portato il club inglese a multare il giocatore per due settimane di stipendio (il massimo possibile in Premier League) senza però metterlo fuori rosa. Ora è arrivata la sentenza definitiva sul caso che ha condannato Kurt Zouma a 180 ore di servizi sociali e al divieto di possedere gatti per i prossimi 5 anni.
Le decisioni del giudice dopo il calcio al gatto di Zouma
"Un comportamento vergognoso e biasimevole ai danni di un animale domestico": questo il commento del giudice Susan Holdham al termine del processo e nell'annunciare la sentenza. Condannato anche il fratello Yoan a 140 ore di servizi sociali per aver diffuso il video. Dopo questo caso, il West Ham aveva annunciato delle ingenti donazioni a favore di enti di protezione animali in tutto il mondo, anche in Ucraina.
Oltre alle proteste contro quel gesto, il compagno di squadra di Zouma Michael Antonio aveva aperto un discorso parallelo con gli insulti razzisti. "Pensi che quel che ha fatto sia peggio del razzismo?": questa la risposta ad una domanda di un giornalista pochi giorni dopo la diffusione del video.