Tredici anni dopo l'ultima volta, la Juventus tornerà a giocare a San Pietroburgo. Era il 25 novembre 2008 quando i bianconeri, allora allenati da Claudio Ranieri, pareggiarono per 0-0 contro lo Zenit in Champions League. Tredici anni dopo le due squadre torneranno ad affrontarsi, sempre in Champions, ma con protagonisti diversi.
Lo Zenit vuole rialzarsi dopo un ultimo periodo negativo. Nelle ultime due uscite in Russian Premier League, infatti, sono arrivate due sconfitte consecutive. Prima contro il Sochi, poi contro l'Arsenal Tula. Due ko - i primi in campionato - che hanno rallentato la corsa della squadra di Sergey Semak, sempre capolista ma con solo due punti di vantaggio sul Sochi.
Il percorso in Champions League
I due ko di fila in campionato sono arrivati dopo la netta affermazione contro il Malmoe in Champions League. Un 4-0 che tiene in corsa lo Zenit nella lotta per le prime due posizioni nel gruppo H. Tre punti per i russi, gli stessi del Chelsea che nella prima giornata faticò a batterli (vittoria solo per 1-0 con gol di Lukaku).
Dzyuba e Azmoun, il doppio volto dell'attacco
Passano gli anni, ma il protagonista in maglia Zenit è sempre Artem Dzyuba. L'attaccante russo, classe 1988, è finora il miglior marcatore della squadra con 5 gol e 4 assist in campionato. Dzyuba insegue anche la prima rete stagionale in Champions, lì dove ha già colpito una squadra italiana (la Lazio) nella scorsa stagione.
Primo gol che cerca anche Sardar Azmoun. Obiettivo estivo della Roma per l'attacco prima che i giallorossi virassero su Tammy Abraham, l'iraniano ha segnato cinque gol in campionato. In Champions potrebbe tornare titolare contro la Juventus, in un ballottaggio proprio tra lui e Dzyuba nel ruolo di punta centrale del 3-4-2-1 di Semak.