Inter, le parole del vicepresidente Javier Zanetti
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Data: 06/05/2024 -

Zanetti: "Lautaro sarà ancora il capitano dell'Inter. Il mio sogno è un'altra Champions"

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Le parole del vicepresidente dell'Inter, ospite a Supertele
Le parole del vicepresidente dell'Inter, ospite a Supertele

Ospite di DAZN, il vicepresidente dell'Inter, Javier Zanetti, è intervenuto nel corso di Supertele. Di seguito le sue parole.

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Zanetti: "La finale di Champions ci ha dato consapevolezza"

Il vicepresidente ha iniziato parlando dello scudetto appena conquistato: "Resta soprattutto la felicità dei tifosi, poi il percorso fatto. Credo che Simone con i giocatori e lo staff abbiano fatto un grandissimo lavoro, consapevoli che la squadra fosse forte ma che dovesse anche dimostrarlo. C’è stato un momento di difficoltà in cui i risultati non arrivavano, poi nella scorsa stagione il fatto di essere arrivati in finale di Champions era un grande traguardo. Quella partita ci ha lasciato grande rammarico perché la potevamo vincere, ma anche la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante. Inzaghi ha portato tantissimo all’Inter. Ha dato serenità e la consapevolezza di essere una squadra forte. È uno che si impegna tanto e i ragazzi lo hanno sempre seguito in tutto". 

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Zanetti si è poi soffermato su alcuni dei protagonisti di questo ciclo nerazzurro: "Calhanoglu ha accettato questo nuovo ruolo, il mister gli ha dato fiducia e si è sentito grande protagonista. Thuram ha avuto anche un infortunio al ginocchio, noi gli abbiamo dato grande fiducia e poi è stato determinante. Lukaku? Nessuno discute la sua bravura, abbiamo anche vinto un campionato con Antonio in cui è stato determinante. Il suo addio non ce lo aspettavamo per la tempistica, avrebbe potuto dirlo prima. Però siamo stati bravi a sostituirlo e a creare un gruppo importante. Lautaro è contento, l’Inter è la sua famiglia. È un grande capitano ed è felice. Quando Milito lavorava nel Racing mi diceva sempre che era forte, aveva 18 anni. Un giorno dopo una tripletta rispose che era contento per la prestazione, se ne vedono pochi di ragazzi di 18 anni che rispondono così. Pensavamo che andasse all’Atletico Madrid, poi ci hanno detto che erano sorti problemi e se volevamo parlarne, noi abbiamo detto ‘subito’. Da lì Piero (Ausilio ndr) è andato in Argentina e ora è da sei anni che è con noi. Tutti i ragazzi si sentivano importanti e ognuno quando entrava dava il suo contributo. Penso a Carlos Augusto, a Darmian, a Frattesi, ma a tutti questi ragazzi. La cosa più difficile adesso è continuare, lavorando umilmente. Dobbiamo difendere lo scudetto e i presupposti ci sono, perché è un gruppo umano importante".

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Poi sulla società "Per vincere devi costruire anche una squadra fuori dal campo che lavora a pari livello di quella in campo. La società deve esserci nei momenti di difficoltà. Quando l’allenatore è in difficoltà se ci credi devi stargli vicino. Zhang? Siamo sempre in contatto, era felicissimo per la vittoria ma dispiaciuto per non poter esserci. È tranquillo perché vede una società che funziona e sa che il club è in buone mani". 

Poi sul conftonto col Manchester City e le altre big europee: "Se guardi la finale sembra che non ci sia gap, però c’è. A oggi non possiamo competere con la Premier, però deve essere una sfida provarci. Dobbiamo trovare giocatori funzionali, che si possano mettere la maglia dell’Inter e lottare per gli obiettivi. Quelli presi finora ci hanno dato ragione, speriamo che sia così anche per i prossimi. Champions League? C’è rammarico perché potevamo passare, quando ti capitano certe occasioni contro squadre fastidiose come l’Atletico Madrid devi sfruttarle. Però sono cose che si imparano".

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 Zanetti: "Il nostro ciclo è iniziato con Conte"

Su una possibile nuova bandiera nerazzurra: "Sarebbe bellissimo. Lautaro è da sei anni che è con noi, ma anche Bastoni, Barella e Dimarco spero che continuino con noi a lungo. Poi quando hai grandi giocatori è normale che grandi squadre vengano a interessarsi, poi sta a ognuno decidere il suo futuro. Telefonate? Ne sono arrivate, ma è normale dopo una stagione del genere Però se senti i nostri ragazzi sono tutti felici di essere qua, poi l’anno prossimo giocheremo tanto quindi ci servirà una squadra competitiva. Icardi? Le cose sappiamo come sono andate, è da tanto che non o sento, però quando è a Milano lo incontro volentieri".

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Infine sul futuro: "Io non credo che noi dobbiamo aprire un ciclo, perché è iniziato nel primo anno di Antonio. Da lì abbiamo sempre vinto qualcosa e siamo stati bravi perché, anche quando usciva un giocatore importante, la squadra rimaneva uguale.La sconfitta col Sassuolo ha dato fastidio a tutti, a Inzaghi, ai giocatori e a noi. Ci teniamo a finire al meglio, è un buon segnale vedere tutti arrabbiati dopo la sconfitta.Lautaro? Si può stare tranquilli, sarà ancora il capitano dell’Inter nella prossima stagione. Il sogno è quello di poter alzare un’altra Champions da dirigente".



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