La Serie A fa parte del suo passato, ma Maya Yoshida - oggi in Germania allo Shalke 04 - il suo periodo italiano lo ricorda molto bene e non solo perché la sua avventura con la maglia della Sampdoria - iniziata a gennaio 2020 - si è conclusa la scorsa estate. "Per me sono stati due anni e mezzo interessanti. Dopo più di sette anni in Inghilterra avevo bisogno di una nuova sfida. Il calcio, la vita, il cibo... è tutto diverso in Italia. È stata un'esperienza di vita molto importante per me perché sono cresciuto sia come giocatore che come persona", ha affermato Yoshida in esclusiva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com.
Dopo sette anni e mezzo in Premier League, sei riuscito a migliorare sotto qualche punto in Italia?
"Secondo me sì! Fisicamente il calcio inglese è più duro, però in Italia siete tatticamente superiori. Basta vedere quello che sta facendo De Zerbi al Brighton, un allenatore davvero molto bravo. Ranieri da questo punto di vista è molto più tranquillo mentre D'Aversa e Giampaolo sono molto esigenti tatticamente"
Tra gli allenatori con cui hai lavorato c'è anche Ranieri...
"Ranieri è stato il mio primo allenatore in Italia ed è stato molto importante per me. Il fatto che parlasse l'inglese per spiegarmi tutto fu molto utile perché per me all'inizio è stato difficile capire l'italiano. Ma anche D'Aversa e Giampaolo mi hanno aiutato tanto. Peccato che i risultati non siano stati buoni con loro. Però sto usando quello che ho imparato sotto la loro guida qui in Germania e anche in nazionale"
La Sampdoria non sta attraversando un buon momento e rischia di retrocedere...
"La Samp ha problemi economici, è un momento molto difficile per il club. Poi tutti sono andati via ... da Bereszyński a Colley... ci sono state tante partenze. Quando perdi così tanta qualità tutto diventa più difficil. E non dimentichiamo che la Samp gioca in un campionato molto competitivo. Basta pensare che battere squadre come Lecce e Spezia è molto difficile, sono squadre che giocano molto bene a calcio. Poi c'è la Salernitana, squadra che ha giocatori come Candreva e un ottimo progetto. Purtroppo per la mia Sampdoria è un momento complicatissimo, sia in campo che fuori"
Si salverà la "tua" Samp?
"Io sono un tifoso e spero di sì. Ho ancora tanti amici lì e i tifosi blucerchiati sono incredibili, spero davvero che andrà tutto bene. Sarà difficile ma io spero che la mia Samp rimanga in A. Il destino ha voluto che tutte le mie squadre vivessero un'annata molto difficile: pure per Schalke e Southampton è un momento complicato. Non bisogna mollare "
Qual è il club più grande tra Southampton Samporis e Schalke 04...?
"Come storia la Sampdoria, perché hanno vinto lo scudetto nel 1991. Però come prodotto, stadio e tifosi dico Schalke. E per il Southampton parlano calcio inglese e lato economico"
Raccontaci Ferrero...
"(Yoshida scoppia a ridere, ndr). Io posso solo dirgli grazie presidente. È "pazzo" ma mi ha dato l'opportunità di giocare in Serie A. So quello che pensano i tifosi di lui ma questa è un'altra cosa"
