Virtus Entella, chiesto l’intervento urgente di Malagò: il punto
Una situazione che col passare del tempo diventa sempre più paradossale, quella che coinvolge la Virtus Entella. La squadra del presidente Gozzi non sa ancora in quale categoria dovrà giocare e si rivolge direttamente al presidente del CONI Malagò, con questa lettera:
“Ill.mo Presidente
come Vi è noto, il Collegio di Garanzia dello Sport, I Sezione, con decisione del 19.09.2018, ha riconosciuto la legittimazione processuale di Virtus Entella S.r.l., in merito al deferimento dell’ A.C. Cesena Spa del 25.06.2018 per il caso plusvalenze fittizie e ha determinato che la sanzione afflittiva di 15 punti già irrogata all’ A.C. Cesena Spa, sia eseguita nel campionato 2017/2018, con la conseguente rideterminazione della classifica del campionato di Serie B 2017/2018, la retrocessione all’ultimo posto di A.C. Cesena Spa e la conseguente revoca della retrocessione di Virtus Entella Srl con l’inserimento della stessa nel campionato di Serie B in corso”.
La F.I.G.C. a distanza di 28 giorni da detta decisione del Collegio non ha ancora assunto i provvedimenti amministrativi necessari a dare attuazione a quanto disposto dal Collegio di Garanzia dello Sport, anzi ha giustificato questa grave omissione di atti d’ufficio con due note del 28.9.2018 e del 1.10.2018 del Commissario Straordinario della Figc Roberto Fabbricini, che fanno riferimento ai ricorsi contro la sentenza del Collegio di Garanzia del 19.09.2018, notificati dalla Figc e dalla Lega B al TAR del Lazio, con contestuali richieste cautelari di sospensiva dell’efficacia della sentenza del Collegio di garanzia. Nell’ udienza svoltasi il 9 ottobre presso la I Sezione Ter del TAR di Roma, le stesse Figc e Lega B hanno ritirato le richieste di sospensiva, dilatando i tempi processuali fino alla data della fissazione dell’udienza, che discuterà il merito dei ricorsi, prevista non prima della metà di novembre. […] In questa paradossale situazione, la Virtus Entella rischia di subire dalla Lega pro e dalla Figc, l’obbligo di giocare il 28 ottobre la sua seconda partita in Lega Pro, nonostante la sentenza del Collegio di Garanzia, massimo organo giudicante della Giustizia Sportiva Italiana, che ha decretato la sua riammissione in Serie B, sia intonsa ad applicabile, mai smentita da nessun organo giudicante, ma solamente osteggiata con comportamenti incomprensibili e fortemente penalizzanti nei nostri confronti, da parte di Figc e Lega B.
Ill.mo Presidente, a fronte del perpetrarsi di questa situazione che oltre ad aver ridicolizzato il nostro sistema calcistico in tutto il mondo mina totalmente la credibilità del Collegio di Garanzia del CONI come supremo organo della Giustizia Sportiva (che giudice è quello che vede disattese le sue decisioni senza che nulla accada?) Le chiediamo di intervenire presso il Collegio di Garanzia dello Sport, affinché, ai sensi dell’Articolo 12 bis
comma 5 dello Statuto del Coni, lo stesso Collegio si esprima definitivamente in funzione consultiva sulla legittimità della mancata ottemperanza da parte della Figc e della Lega B della Sentenza del Collegio di garanzia del 19.09.2018.
Con osservanza”.