Non è stato accolto il ricorso della Roma contro la decisione di far vincere a tavolino il Verona dopo la partita dello scorso 19 settembre. La società giallorossa si è infatti vista respingere l'istanza presentata alla Corte D'Appello, che ha confermato la prima sentenza. Il fatto era avvenuto a causa di un errore nella lista da parte della squadra allenata da Fonseca. Ecco il comunicato:
La Corte Sportiva D’Appello Nazionale ha respinto il ricorso della Roma, confermando la sconfitta per 0-3 comminata dal Giudice Sportivo per il match con l’Hellas Verona disputato lo scorso 19 settembre e valevole per la prima giornata del campionato di Serie A.
Il Giudice Sportivo aveva sanzionato la società giallorossa con la perdita della gara per 0-3 per aver schierato un calciatore non iscritto nella lista dei 25 giocatori della rosa.
Il testo: "Non vale la buona fede"
La Corte evidenzia che "l'utilizzo in una gara di campionato di un calciatore non inserito nell'elenco dei 25 calciatori comporta, per la società responsabile, la sanzione della perdita della gara. Trattasi di un evento grave e la sanzione deve essere considerata usuale nonché espressamente prevista dall'ordinamento sportivo, senza la possibilità di graduazione della pena prevista né dal Giudice Sportivo né da questa Corte. Non può, peraltro, giovare alla società reclamante (la Roma, ndr) il richiamo all'istituto dell'errore né al principio di buona fede".