Dalla chiesa a San Siro: il primo gol in Serie A di Udogie
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Data: 25/02/2022 -

Dalla chiesa a San Siro: il primo gol in Serie A di Udogie

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Con un suo gol, Milan ed Udinese si fermano sull'1-1 per la terza volta in due stagioni
Con un suo gol, Milan ed Udinese si fermano sull'1-1 per la terza volta in due stagioni

Siamo al 66esimo di Milan-Udinese e Destiny Udogie è chiamato all’appuntamento con la storia. Lui arriva puntuale e segna il gol del pareggio, il suo primo in assoluto in Serie A. Quando vede la palla entrare in rete rimane un po' imbambolato: i suoi compagni impazziscono di gioia, gli avversari protestano. Sicuramente a casa Udogie sarà esplosa una festa, la giusta ricompensa per tutti i sacrifici fatti.  

 

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Il "Tempio del calcio"

Non a caso il primo gol è arrivato nel “Tempio del calcio”. La chiesa e la fede nella vita di Destiny sono sempre state due costanti insieme al calcio. Questo perché papà Franklin e mamma Kate tenevano molto a trasmettere al figlio il loro credo. Nonostante le partite subito dopo, ogni fine settimana non si poteva mancare alla messa, come ci ha raccontato la mamma in un’intervista recente ai nostri microfoni.  

  

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 Tutto nasce da un capriccio

La sua storia con il calcio nasce per caso e per un capriccio. "Quando ho portato il fratello maggiore per la prima volta agli allenamenti, Destiny non smetteva di piangere: voleva stare con lui. Così ho chiesto un favore all’allenatore per farli giocare insieme”, racconta mamma Kate. Un amore quello con il calcio che però ha faticato a sbocciare con i due provini andati male con l'Hellas Verona. La terza volta però è stata quella giusta e con i gialloblù ci rimase per ben otto anni. Fino alla grande occasione con l'Udinese.

  

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L'obiettivo azzurro

In Friuli sta realizzando qualche piccolo sogno, ma il suo più grande desiderio è quello della maglia azzurra. Nonostante la sua famiglia provenga dalla Nigeria, lui fin da piccolo ha scelto l'Italia. Per ora l'ha sempre indossata con le selezioni giovanili. Chissà che dopo questo gol il ct Mancini non abbia messo gli occhi su di lui.



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