Roberto De Zerbi lo aveva detto: no avrebbe lasciato l'Ucraina fino a quando anche l'ultimo dei suoi calciatori avesse riabbracciato i suoi familiari.
Dopo la partenza dei calciatori del suo Shakhtar verso i rispettivi paesi, l'allenatore bresciano, in compagnia del suo staff, ha lasciato la città di Kiev, dove lo Shakhtar si trovava dopo il ritiro invernale in Turchia, previsto prima di ricominciare il campionato, poi sospeso per il conflitto tra Ucraina e Russia.
Nelle scorse ore, il presidente federale Gravina aveva preannunciato il supporto alle operazioni di rimpatrio di De Zerbi e dello staff. Anche Andrea Consigli, suo portiere ai tempi del Sassuolo, dopo la vittoria con la Fiorentina aveva detto di averlo sentito "preoccupato".
Rientro domani
De Zerbi e lo staff hanno lasciato Kiev in treno circa tre ore fa. Nelle previsioni, il gruppo dovrebbe arrivare alla frontiera a notte fonda o all'alba. Dopodiché, lui, il vice Possanzini e tutti i collaboratori raggiungeranno l'Italia.
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