Lazio-Milan è ed è stata la partita di Sandro Tonali. Il suo gol al 92' tiene accese le speranze per la vittoria dello scudetto (Inter permettendo) e consacra il suo ruolo da protagonista in una stagione tutt'altro che facile. Chissà quante volte da piccolo nel suo letto prima di dormire si era immaginato di segnare la rete decisiva all'ultimo minuto per il suo Milan: comunque vada a finire difficilmente si scorderà un'emozione del genere. Quel bambino ce l'ha fatta.
Tonali: dalla Lazio alla Lazio
Quando vede biancoceleste Sandro si esalta. Già perchè all'andata, era la terza giornata di campionato, l'ex Brescia si era reso protagonista di una partita perfetta pur non andando a segno. Doveva essere ancora il Tonali timido e impacciato del 2020/21 e invece da quella gara, grazie anche al gol segnato nel turno prima contro il Cagliari, si era visto un calciatore nuovo.
Forse nessuno avrebbe pensato ad un Milan primo in classifica a quattro giornate dal termine e Milinkovic-Savic e Luis Alberto a settembre potevano ancora mettere una certa paura a Sandro. Invece no, e oggi lì in mezzo al campo (e sotto porta) l'ha ribadito. Così come i paragoni con Gattuso e Pirlo, il momento no dei rossoneri sembra essere stato spazzato via in un secondo grazie al classe 2000.
Si può ancora sognare
Un ragazzino che forse più di tutti sente la pressione di non riuscire a far felici i sostenitori, ha permesso a tanti piccoli tifosi rossoneri come lo è stato lui di poter continuare a sognare ad occhi aperti. Proprio come ha fatto stasera a Roma e tante altre volte quando era solo un bambino. Leggi qui tutto quello che c'è da sapere sulla corsa scudetto.