Thuram: “Pirlo? Le critiche nei suoi confronti mi fanno un po’ ridere”
Dieci stagioni passate in Serie A dal 1996 al 2006, 307 partite ufficiali tra Parma e Juventus: Lilian Thuram conosce benissimo il calcio italiano. Intervistato ai microfoni di Sky Sport, l'ex difensore ha parlato così di Andrea Pirlo e del suo primo bilancio da allenatore: "Sentire le critiche nei suoi confronti mi fa un po' ridere. Alla prima stagione non puoi diventare né un bravo calciatore, né un bravo cuoco, né un bravo giornalista. Per ogni mestiere serve tempo. E per Pirlo vale la stessa cosa".
THURAM: "A PIRLO NON SI PUÒ CHIEDERE DI SAPER GIÀ FARE TUTTO"
Thuram ha poi proseguito: "Pirlo è alla prima esperienza da allenatore. Non gli si può chiedere di farlo come se avesse già dieci o quindici anni di esperienza. Zidane quando divenne allenatore del Real Madrid non era alla prima esperienza assoluta: l'aveva già fatto nelle giovanili ed era stato il secondo di Mourinho e Ancelotti. Esiste una cosa che si chiama 'Fare esperienza', e lui la sta facendo adesso. Non gli si può chiedere di sapere già fare tutto".
"RAZZISMO? BISOGNA DENUNCIARE GLI ATTI DISCRIMINATORI"
Sia in campo che fuori, Thuram è sempre stato attivo nella lotta contro le discriminazioni razziali: "Cosa vuol dire essere bianco o nero? Dietro c'è una storia. La cosa che mi fa arrabbiare è che la gente che parla di razzismo non conosce la storia del razzismo. Inoltre la maggior parte delle persone che vogliono che le cose cambino all'interno della società non vogliono ascoltare le persone che soffrono di discriminazioni razziali. Bisogna parlarne e denunciare gli atti di razzismo".
Un argomento, il razzismo, che sta particolarmente a cuore all'ex difensore: "Ogni volta che accadono certi tipi di eventi si dice 'Non deve succedere mai più', ma poi non cambia nulla. Credo che per il mondo del calcio lottare contro il razzismo non sia la cosa più importante: si pensa solo a dare una buona immagine di sé".