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Venezia-Pisa, crampi per…Tacopina: “Grave problema del calcio”

Venezia-Pisa 1-1. Alla squadra di Dionisi non riesce la rimonta finale e il presidente non ha dubbi: “Cosa saranno mai questi crampi? Arrivano solo in certi momenti…”. Anche a Tacopina, lasciando la sala stampa tra le risate

Dal caos playout ai crampi. Come possono cambiare le prospettive, da giugno a settembre: avevamo lasciato Joe Tacopina furibondo, dopo il surreale spareggio contro la Salernitana che sembrava aver condannato il Venezia in Serie C. Tre mesi dopo la categoria invece è la stessa, la squadra rigenerata, il presidente arancioneroverde sempre il solito showman. Stavolta in versione stand-up comedy: "Avete visto? Finalmente Pinato ha segnato per noi!", si è presentato sorridendo alla stampa al termine di Venezia-Pisa.

E' il momento di levarsi qualche sassolino dalla scarpa, a cuor leggero. I ragazzi di Dionisi continuano a macinare gioco, hanno trovato il primo punto in casa grazie all'autogol dell'ex (brillante centrocampista con Inzaghi, in difficoltà come tutta la squadra nella scorsa stagione), ma sarebbero potuti essere tre dopo un finale in superiorità numerica (espulso Benedetti al 70'). Ha prevalso invece la difesa del Pisa, con ordine, una paratissima di Gori e…qualche vecchio trucchetto. "Aspettiamo la fine della crisi del calcio italiano. E anche quella dei crampi", sorride amaro Tacopina. "Crampi, crampi, crampi. Crampi dappertutto".


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Un'accusa non troppo velata ai giocatori del Pisa, che a più riprese hanno diluito il finale di gara lamentando problemi muscolari. Non certo una novità di questo sport. Ma per il numero uno del Venezia, pare di sì: "Sono orgoglioso di questi ragazzi, guardo alla prestazione e non al risultato che sinceramente non è veritiero. Anche perché, sembra che i crampi arrivino solo in certi momenti…"

Il bicchiere è comunque mezzo pieno, con gli arancioneroverdi a quota otto dopo sei partite e nel pieno della rivoluzione tecnica Dionisi. "Vi saluto, lunedì torno in Americ…ahi, ahi, ahi!". E il tragitto dalla poltrona alla porta diventa sketch puro, con Tacopina che simula un crampo dietro l'altro mentre saluta i suoi collaboratori. Poi, davanti a Paolo Poggi, che di calcio giocato se ne intende, l'abbraccio con confessione: "Really, what the hell are these crampi?", che diamine saranno mai.

In inglese il termine 'cramp' è regolarmente utilizzato, ma forse il presidente è più familiare con la sua versione slang: charley horse, in referimento all'esemplare che – leggenda vuole – nell'ippica di fine '800 si fece notare dalle parti di Chicago per essere debole e costantemente infortunato. Solo cavalli vincenti, per president Joe.


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