Superlega, dal no dell’Inter alle posizioni di Milan e Napoli: le reazioni
Le reazioni dei club dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’UE sul ricorso della Superlega
“Norme FIFA e Uefa contrarie al diritto UE”. E’ stata questa la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea. Nella mattina di giovedì 21 dicembre in Lussemburgo quindici giudici hanno valutato il ricorso della Superlega confermando la posizione dominante di FIFA e Uefa (leggi qui la sentenza). Così, sono arrivate le reazioni dei club.
Superlega, le parole di Florentino Perez: “Il calcio europeo non sarà più un monopolio” e Ancelotti
E la prima società a parlare dopo la decisione della Corte di giustizia dell’UE è il Real Madrid. Il club spagnolo infatti ha pubblicato un comunicato ufficiale sui propri canali con le parole del presidente Florentino Perez. “Dal Real Madrid accogliamo con grande soddisfazione la decisione presa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha il compito di garantire i nostri principi, valori e libertà.
Nei prossimi giorni studieremo attentamente la portata di questa risoluzione, ma prevedo due conclusioni di grande significato storico. In primo luogo, quel calcio europeo non è e non sarà mai più un monopolio. E in secondo luogo, che da oggi i club saranno i proprietari della loro destinazione. I club sono pienamente riconosciuti per il nostro diritto di proporre e guidare competizioni europee che modernizzano il nostro sport e attirano fan da tutto il mondo. In breve, oggi l’Europa delle libertà ha trionfato di nuovo e oggi anche il calcio e i suoi fan hanno trionfato. Di fronte alle pressioni che abbiamo ricevuto per più di due anni, la legge, la ragione e la libertà prevalgono oggi. E per questo motivo, il Real Madrid continuerà a lavorare per il bene del calcio.
Proprio come quasi settant’anni fa abbiamo fatto un passo fondamentale nella storia del calcio con la creazione della Coppa Europa, ancora una volta abbiamo il dovere e la responsabilità di dare al calcio europeo la nuova spinta di cui ha così tanto bisogno. E per questo, continueremo a difendere un progetto moderno, pienamente compatibile con le competizioni nazionali, aperto a tutti, basato sul merito sportivo e che applicherà efficacemente il rispetto del fair play finanziario. Un progetto che porterà sostenibilità economica a tutti i club e che soprattutto proteggerà i giocatori e entusiasmerà i fan di tutto il mondo”.
Dopo il presidente, anche l’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ha detto la sua: “Questa decisione è importante per il calcio. Qualche club non è convinto, ma penso che sia una cosa buona per tutti che non vi sarà più monopolio”.
Barcellona, Laporta: “Si apre la strada a una nuova competizione calcistica”
Successivamente, anche il Barcellona ha espresso la propria soddisfazione per la sentenza con un comunicato: “Il club desidera esprimere la propria soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) che ha valutato il progetto della Super League proposto da A22 Sports. Essendo uno dei club promotori del progetto della Superlega, il FC Barcelona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di alto livello in Europa, opponendosi al monopolio del mondo del calcio, e desidera avviare nuove discussioni sul percorso che l’Europa le competizioni dovrebbero assumere in futuro. Fin dalla sua fondazione nel 1899, l’FC Barcelona è sempre stato un club pioniere nel mondo dello sport, guidando la spinta verso strutture più professionalizzate sia su scala nazionale che internazionale, per quanto riguarda le competizioni sia maschili che femminili, in una varietà di sport e da diverse preoccupazioni sociali. Pertanto, come sostiene negli ultimi anni, il club ritiene che la sostenibilità a medio termine del calcio europeo comporti la necessità di creare un concetto sul modello della Superlega proposta dall’A22. Un sistema di competizione che affronterà questioni come il sovraccarico degli incontri e il numero eccessivo di partite tra squadre nazionali, che lavorerà verso la regolamentazione del fair play finanziario tra le squadre partecipanti e che metterà al centro giocatori e tifosi locali e internazionali. Questo sistema deve rispettare le funzioni e la sostenibilità delle competizioni nazionali e dovrebbe essere una meritocrazia basata principalmente sui risultati in campo. Nell’anno in cui il club celebra il suo 125° anniversario, il Barça desidera continuare a offrire la propria esperienza e conoscenza di diversi sport per proporre soluzioni alle problematiche attuali dello sport d’élite. Per questo dichiara il proprio sostegno alla Superlega promossa dall’A22 e incoraggia un dibattito costruttivo tra gli organismi calcistici nazionali e internazionali, che ora trova conferma nella sentenza odierna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Tutto quanto sopra è subordinato alla lettura integrale della sentenza.”
Superlega, le reazioni dei club italiani
Secondo quanto riportato dall’Ansa, il Napoli accoglie favorevolmente la sentenza della Corte Europea in merito alla Superlega. Il presidente Aurelio De Laurentiis sarebbe pronto a partecipare a un dialogo con altri grandi club europei per costruire insieme il progetto nel futuro.
È arrivato anche il comunicato ufficiale della Roma in merito alla sentenza della Corte Europea sulla Superlega: “In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA“.
Altro club italiano ad esprimersi sulla Superlega è l’Inter. Questo il comunicato: “FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’ECA per sostenere questi valori“.
Arriva anche il comunicato dell’Atalanta, anch’essa contraria alla Superlega: “Atalanta BC, a seguito dell’odierna sentenza della Corte di Giustizia Europea, manifesta la propria totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di Superlega e conferma la propria linea che è da sempre quella della valorizzazione dei campionati nazionali, della meritocrazia sportiva, della salvaguardia delle passioni popolari e del rispetto delle istituzioni sportive nazionali e internazionali“.
Anche il Genoa si unisce ai club italiani a supporto dell’ECA: “Il Genoa Cricket and Football Club prende atto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Europea sul caso ESL, che non avalla in alcun modo il progetto della cosiddetta Super League. Come club, rimaniamo impegnati al 100% a lavorare attraverso l’ECA a fianco degli altri club per sostenere i valori che definiscono il calcio europeo. Questo sarà possibile solo attraverso la forte partnership che l’ECA ha con la UEFA“.
Queste le parole di Scaroni al TG1: “Ho letto un comunicato stampa di venti righe che non è una base sufficiente per esprimere opinioni definitive. Abbiamo cominciato un processo per confrontarci con tutti gli organismi, a cominciare dalla Lega. Abbiamo avuto un consiglio d’amministrazione della Lega proprio oggi pomeriggio, ma è troppo presto per esprimere opinioni”.
I club contrari: le risposte
I primi club contrari alla Superlega a rispondere sono stati il Manchester United e l’Atletico Madrid. I Red Devils hanno comunicato: “La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo pienamente impegnati nella partecipazione alle competizioni UEFA e nella cooperazione positiva con UEFA, Premier League e altri club attraverso l’ECA sullo sviluppo continuo del gioco europeo”.
I Colchoneros, invece, hanno precisato: “L’Atlético de Madrid, dopo aver analizzato la sentenza della Corte di Giustizia Europea, tiene ad esprimere quanto segue: la risoluzione relativa al quadro per l’autorizzazione preventiva di altre competizioni fa riferimento a statuti UEFA obsoleti che erano già stati modificati nel giugno 2022. La European Club Association (ECA) e la UEFA hanno stabilito una partnership che rende priva di significato la considerazione della UEFA come monopolio. Attraverso gli accordi all’interno di questa joint venture, i club decidono il 50% sulla vendita di sponsorizzazioni e diritti televisivi, sulla distribuzione dei ricavi e sui format delle competizioni. La comunità calcistica europea non sostiene la Super League europea. Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (ad eccezione di Real Madrid e Barcellona), ecc., si oppongono alla Superlega. Sosteniamo la tutela della più ampia famiglia del calcio europeo, la preservazione dei campionati nazionali e la garanzia della qualificazione alle competizioni europee attraverso le prestazioni sul campo ogni stagione”.
Arrivato anche il comunicato del Bayern Monaco che, in una nota ufficiale, riporta le parole dell’amministratore delegato Jan-Christian Dreesen: “Prendiamo atto della sentenza della Corte di Giustizia Europea. Tuttavia, ciò non cambia l’atteggiamento del FC Bayern e quello dell’ECA secondo cui una competizione del genere rappresenterebbe un attacco all’importanza dei campionati nazionali e allo stato del calcio europeo. La Bundesliga costituisce la base dell’FC Bayern, così come tutti i campionati nazionali costituiscono la base delle squadre di calcio europee. Pertanto è nostro dovere e nostra profonda convinzione rafforzarli e non indebolirli. Sosteniamo anche le competizioni europee per club sotto l’egida della UEFA. Quindi ancora una volta è molto chiaro: la porta della Superlega in casa FC Bayern resta chiusa“.
Un altro club tedesco, il Borussia Dortmund, si oppone alla Superlega. Queste le parole di Hans-Joachim Watzke (presidente del consiglio di amministrazione): “Il Borussia Dortmund esaminerà la sentenza della Corte di giustizia in dettaglio non appena avremo le ragioni complete della sentenza. Siamo però già convinti che le conclusioni che si possono trarre dalla sentenza della Corte di giustizia europea non corrispondono a quelle attualmente circolate nei media. Non per niente la Corte di giustizia europea ha chiarito nel suo comunicato stampa che la decisione non significa che una competizione come la Super League debba necessariamente essere consentita. Per il Borussia Dortmund, indipendentemente dalle discussioni sulla sentenza, vale quanto segue: non siamo disponibili per la Superlega“.
Anche il PSG, nella figura del presidente Nasser Al-Khelaïfi, esprime il suo rifiuto al progetto Superlega: “Il Paris Saint-Germain rifiuta totalmente e completamente qualsiasi piano per una cosiddetta Super League, come è stato così fin dal primo giorno, e lo farà sempre. In quanto orgogliosa istituzione europea, il PSG sostiene i principi del modello sportivo europeo, i valori della competizione aperta e dell’inclusione e lavora con tutte le parti interessate riconosciute del calcio europeo, in particolare con tifosi e giocatori, che sono al centro del cuore del calcio europeo“.
Intorno alle 18 è arrivata anche la nota della Lega Serie A: “In merito alla cosiddetta vicenda Superlega, in attesa di approfondire la portata e gli effetti giuridici della decisione pubblicata oggi dalla Corte di Giustizia UE, la Lega Serie A ribadisce la centralità del Campionato nazionale e dei suoi tifosi e auspica che i successivi sviluppi vedano un pieno coinvolgimento delle Leghe e dei Club”.
Arriva anche il comunicato ufficiale del Porto, che commenta così la sentenza della Corte Europea: “La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea non può servire a disunire la famiglia del calcio, ma piuttosto a lavorare insieme verso un calcio moderno e sostenibile, rispettando la tradizione europea dell’accesso alle competizioni, tenendo conto solo del merito sportivo. Come sempre l’FC Porto, uno dei club europei più importanti degli ultimi decenni, è disponibile, insieme alla UEFA e in linea con la Federcalcio portoghese e la Club League, a contribuire a rilanciare le competizioni e riaffermare i valori del calcio europeo“.
Alle 18:50 ecco il comunicato del Manchester City: “Il Manchester City Football Club ha confermato nel 2021 di aver formalmente avviato le procedure per ritirarsi dal gruppo che sta sviluppando piani per una Super League europea. La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo impegnati a lavorare con gli altri club attraverso l’ECA e a partecipare alle competizioni UEFA“.
Altro club inglese a schierarsi contro la Superlega è il Tottenham: “A seguito della sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea in merito alla Super League Europea, desideriamo confermare che la nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo impegnati nei valori del calcio europeo e continueremo a lavorare con gli altri club attraverso l’ECA e a partecipare alle competizioni UEFA“.
Il ‘no’ alla Superlega in Inghilterra è particolarmente forte. Anche il Liverpool è intervenuto sulla questione: “La sentenza di ieri della Corte di Giustizia Europea non cambia la precedente posizione del Liverpool FC sulla proposta di Super League europea. Il nostro coinvolgimento è stato interrotto. Continueremo a lavorare con gli altri club attraverso l’ECA e a partecipare alle competizioni UEFA”.
Anche i singoli campionati nazionali hanno voluto esprimere la loro posizione, come ha fatto la Ligue 1 francese: “A seguito della decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Ligue de Football Professionnel riafferma la sua ferma adesione alle competizioni UEFA. I principi di meritocrazia che governano il calcio europeo sono fondamentali”.