Superlega, la sentenza: norme FIFA e Uefa contrarie al diritto UE
E’ arrivata la sentenza della Corte di giustizia UE sul ricorso presentato dalla Superlega riguardo al presunto monopolio di FIFA e Uefa: le ultime
La Corte di giustizia europea, nella mattina di giovedì 21 dicembre, si è riunita a Lussemburgo per valutare il ricorso presentato dai fondatori della Superlega in merito al presunto monopolio nel calcio di Uefa e FIFA. Così, pochi minuti dopo l’avvio della riunione, è arrivata la sentenza: le norme Uefa e FIFA su approvazione preventiva sono contrarie al diritto UE.
Superlega, la sentenza: norme FIFA e Uefa contrarie al diritto UE: cosa succede?
Insomma, quella di giovedì 21 dicembre sarà una data che resterà nella storia del calcio. A dirlo è stato anche Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, in conferenza stampa: “Parliamo di una data destinata a cambiare la storia del calcio”. La sentenza della Corte di giustizia europa è chiara: le norme FIFA e Uefa sono contrarie al diritto UE. Di conseguenza, restringono la concorrenza.
“FIFA e Uefa stanno abusando di una posizione dominante” sostiene la Corte di giustizia dell’Unione Europea. Secondo la sentenza infatti il potere di FIFA e Uefa, dato il rischio di conflitto di interessi che ne deriva, deve essere sottoposto a criteri idonei ad assicurarne la sussistenza che siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati.
[tweet id=”1737757098807554523″]
Secondo la sentenza quindi i poteri di FIFA e Uefa non sono soggetti a tali criteri, permettendo così di abusare di una posizione dominante. Tuttavia, la Corte di giustizia non si è pronunciata su un progetto specifico come quello della Superlega, dato che è stata interrogata sulle norme che riguardano FIFA e Uefa. “Parallelamente, la Corte osserva che le norme della FIFA e dell’UEFA relative allo sfruttamento dei diritti dei media sono tali da danneggiare le squadre di calcio europee, tutte le società che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, i consumatori e gli spettatori televisivi, impedendo loro di godere di competizioni nuove e potenzialmente innovative o interessanti” si legge nel comunicato.