Ci sono stati studi e dibattiti, ma da oggi in Scozia è regola: se hai meno di 12 anni e giochi a calcio, non puoi colpire il pallone di testa. A renderlo noto è la stessa Football Association scozzese, che entro un mese renderà esecutivo il provvedimento adottato per evitare i casi di demenza in età adulta derivanti dai ripetuti microtraumi con il pallone. Il calcio continua ad aggiornarsi, anche nelle direzioni meno attese.
La decisione farà discutere ma è avvalorata dall'ultima ricerca pubblicata dall'associazione Headway contro le malattie degenerative: "Un recente studio condotto dall'Università di Glasgow ha segnalato che i calciatori professionisti presentano un rischio più elevato di malattie neurodegenerative rispetto al pubblico in generale", ha dichiarato il presidente Peter McCabe. "È un argomento da tenere presente, ma allo stesso tempo è comprensibile che allenatori e genitori stiano cercando chiarimenti su questo problema".
"Come facciamo a sapere se un bambino di 13 anni può colpire con sicurezza la palla?"
In Scozia si stanno già scatenando le polemiche, dall'adozione del provvidemento in sé alla soglia di età così netta. Non sarà infatti prevista una graduale introduzione del fondamentale tecnico: dai 13 anni in su, tutti possono continuare a sfogarsi con il gioco aereo. "È quindi essenziale che vengano condotte ulteriori ricerche per comprendere appieno quali rischi, se ve ne sono, siano legati al colpire di testa un pallone moderno", ammette lo stesso McCabe. "Ci sono domande sul limite di età, e gli studi suggeriscono che vada fissato a 12 anni. Ciò implicherebbe che un bambino di 13 anni è in grado di colpire con sicurezza la palla. Come facciamo a sapere che lo sia davvero?"