Il personaggio che sintetizza maggiormente il rapporto tra Italia e la città di Palermo è senza dubbio Totò Schillaci. Storico attaccante della Nazionale, il simbolo di Italia '90 è nativo proprio del capoluogo siciliano, dove questa sera, al "Barbera", gli Azzurri (qui la probabile formazione) giocheranno la semifinale playoff contro la Macedonia del Nord. Proprio in occasione della partita, Schillaci ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Effetto Palermo: "Qui si vive di passione"
Il "Barbera" di Palermo sarà tutto esaurito, con uno stadio in Italia che torna alla capienza massima per la prima volta dall'inizio della pandemia: "Qui l’atmosfera è incredibile: ci sarà il tutto esaurito, i palermitani meritano di vivere giornate di festa così. I tifosi daranno un supporto importante alla squadra, ma poi spetta ai giocatori. Sono felice che la Federazione abbia scelto Palermo e la Sicilia: qui si vive di passione, da Palermo a Catania, in tutta la nostra isola".
"Non avrei scommesso una lira sull'Europeo. Non andare al mondiale sarebbe un disastro"
Schillaci, parlando della Nazionale, elogia il lavoro di Roberto Mancini, con il quale ha condiviso lo spogliatoio proprio in azzurro, ritornando sulla vittoria dell'Europeo della scorsa estate: "Non avrei scommesso una lira sulla vittoria dell’Europeo. L’Italia è questa: in difficoltà, tira fuori l’orgoglio. Mancini ha formato un gruppo fantastico, ha puntato su molti giocatori su cui qualcuno non era convinto. Ha avuto ragione lui: ha vinto".
Riguardo la semifinale playoff di stasera, l'ex attaccante cambia tono: "Molti già ci vedevano già in Qatar. A volte le cose più semplici diventano quelle più complesse. Dobbiamo soffrire per arrivare ai Mondiali: non sarà facile, ma neanche per le nostre avversarie. C’è speranza e convinzione: fallire la qualificazione per il secondo mondiale consecutivo sarebbe un disastro. Ma questo gruppo saprà tirar fuori gli attributi fondamentali per centrare l’obiettivo, nelle sfide da dentro o fuori può succedere di tutto".
L'intervista completa su La Gazzetta dello Sport