Alla vigilia dell'esordio in Europa League contro il Galatasaray, in casa Lazio uno dei temi che continua a tenere banco è la squalifica per due giornate inflitta a Maurizio Sarri dopo l'espulsione rimediata contro il Milan.
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Due giornate di squalifica , si legge dal referto, "per avere, al termine della gara, sul terreno di giuoco, cercato uno scontro verbale con un calciatore della squadra avversaria, assumendo un atteggiamento intimidatorio e inveendo contro il medesimo con parole minacciose (prima giornata); nonché successivamente al provvedimento di espulsione, per avere, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, contestato la decisione arbitrale proferendo espressioni blasfeme (seconda giornata)".
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Sarri però, non ci sta: "Non me l'aspettavo - spiega - Ho una giornata per atteggiamento minaccioso. C'è una fotografia dove l'arbitro estrae il rosso e 30 centimetri di fianco c'è un giocatore del Milan che metti le mani sul collo a un mio giocatore. Nel sottopassaggio ho preso l'altra giornata di squalifica perché ho detto all'arbitro 'hai permesso che mi prendesse per il culo un ragazzino per un quarto d'ora".
![espulsione-sarri-screen-2.jpeg](https://gianlucadimarzio.com/images/espulsione-sarri-screen-2.jpeg?p=intextimg&s=80225b4424f51dd1e55c6aaa7a39b0e0)
L'allenatore della Lazio, inoltre, annuncia ricorso: "È stato messo a verbale che io ho detto due bestemmie, ma ho dei testimoni e ho avvisato i miei legali: se ci sarà una sola possibilità su un milione voglio procedere per vie legali".