Il mese scorso era stato arrestato in Paraguay, insieme al fratello Roberto de Assis, per una vicenda di passaporti falsi. E ora Ronaldinho, attualmente ai domiciliari in un hotel di Asuncion, è tornato a parlare della sua disavventura ai microfoni di ABC Color: “Per me è stato un brutto colpo, non mi sarei mai immaginato di vivere una cosa del genere. Prego sempre che vada bene e che tutto questo finisca presto”.
“IN CARCERE HO TROVATO CALORE E RISPETTO”
“In Paraguay mi hanno subito dimostrato amore, calore e rispetto. Anche in carcere, dove ho conosciuto persone che mi hanno trattato benissimo” ha proseguito l’ex Barcellona. “Giocare a calcio, firmare autografi e concedere foto sono cose che fanno parte della mia vita, e non c’era motivo di smettere in carcere. Anche perché c’era gente, come me, che era in un momento complicato. In vita mia ho sempre cercato di arrivare ad alti livelli e di portare allegria nelle persone attraverso il mio calcio”.
“NON VEDO L’ORA DI BACIARE MIA MADRE”
Ronaldinho ha poi cercato di spiegare la vicenda: “Siamo venuti in Paraguay per il lancio di un casinò online e per la presentazione del libro Craque da vida. Contratti gestiti da mio fratello, che è il mio agente. Quando abbiamo scoperto che i nostri documenti erano illegali siamo rimasti increduli. Abbiamo subito cercato di collaborare con i tribunali per chiarire ogni cosa. Quando tutto finirà, la prima cosa che voglio fare è dare un bacio a mia madre. Con questa pandemia sta vivendo momenti difficili. E vedremo poi se questo arresto avrà portato conseguenze per me, ma io vado avanti per la mia strada” ha concluso.