“Chi ben comincia, è a metà dell’opera”, anche se bisognerebbe dire “Bine început, pe jumătate făcut”. La Romania inizia con una vittoria il suo Europeo, e lo fa come nessuno se lo sarebbe mai aspettato: 3-0 netto contro l’Ucraina. Segnano Stanciu, Marin e Dragus. Decisivo con 2 assist anche l'attaccante del Parma Dennis Man. L’Italia illumina il successo rumeno.
Gli “italiani” regalano 3 punti alla Romania
L’avventura europea della nazionale di Iordanescu è cominciata dunque come meglio non si poteva. I pronostici davano la Romania per sfavorita a inizio gara, contro la classe e il talento di Dovbyk e compagni: la spinta Tricolorii non è però venuta a mancare. Stanciu ha aperto le danze, o meglio dire “la Sarba” - ballo tipico rumeno e di tutta la zona dei Balcani - con un tiro imprendibile per Lunin che si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Il tutto propiziato da un recupero palla e un assist servito dal giocatore del Parma Dennis Man.
Protagonista del secondo gol è un altro "italiano", Razvan Marin. E dopo la Serie A resta ancora al centro e alla base del successo della formazione di Iordanescu: palla bassa servita al centro ancora da Man, Dragus - ex Genoa - ci mette il piede. È 3-0 per la Romania.
Si inizia con una vittoria: è la seconda (storica) in una fase finale di un campionato europeo. Per la prima si deve tornare indietro di 24 anni. È il 20 giugno del 2000, ultima gara del Gruppo A. Stade du Pays di Charleroi: è Romania-Inghilterra. Una speranza, la voglia di crederci. Gli uomini dell’allora CT Emerich Jenei vincono 3-2 allo scadere, con un rigore messo a segno al 90’ da Ganea. Gli inglesi abbandonano Euro 2000 ai gironi.
Anche in quell’occasione c’era tanta Serie A nella nazionale di calcio romena: da Chivu (che da lì a poco sarebbe passato alla Roma) ad Adrian Mutu passando per Gheorghe Popescu. Ancora oggi, dopo 24 anni, la Serie A illumina il cammino europeo della Romania.