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Data: 17/06/2024 -

I capelli blu, Sonic e Vinicius nel taschino: chi è Ratiu, il "Dracula spagnolo" della Romania

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L'esterno rumeno si è preso la scena durante Romania-Ucraina. Che sia un omaggio alla squadra del 1998?
L'esterno rumeno si è preso la scena durante Romania-Ucraina. Che sia un omaggio alla squadra del 1998?

Sonic, personaggio dell'omonimo videogame, riesce a raggiungere la velocità di 6179 km/h, ovvero cinque volte la velocità del suono. È tutto segnato nel manuale di Sonic Adventure DX, rilasciato nel 2003 per Nintendo GameCube. Andrei Florin Ratiu, invece, "soltanto" 35,6 km/h. E che c'entra?

Beh, l'esterno rumeno si è preso la scena in Romania-Ucraina con i suoi capelli blu, tinti proprio in onore del riccio immaginario che tutti, almeno una volta durante l'infanzia, abbiamo comandato con un controller. Ovviamente il richiamo non è casuale: Ratiu è stato il secondo giocatore più veloce della Liga nell'ultima stagione, dietro soltanto a Vinicius Junior.

Ratiu omaggia Sonic. E Vinicius se lo ricorda bene...

 

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Il brasiliano può vantare un picco di 36 km/h, ma non può di certo dire di essere riuscito a superare Ratiu in duello. Sì, perché i due si sono incontrati nel novembre del 2023 al Bernabeu: Real Madrid contro Rayo Vallecano, derby della capitale spagnola. Per il calciatore rumeno è l'esordio assoluto nel campionato spagnolo e chiunque avrebbe tremato a sapere di dover marcare uno dei candidati alla vittoria del prossimoPpallone d'Oro. Non Ratiu, che "si mette in tasca" il brasiliano, annullandolo per tutti i novanta minuti. A fine gara il rumeno viene anche ripreso dalle telecamere mentre dice "Vinicius non mi prende". Mica male.

Nemmeno due settimane dopo l'esordio da sogno al Bernabeu, ottiene la qualificazione a Euro 2024 con la Romania grazie alla vittoria su Israele, piazzandosi al primo posto del gruppo I degli Euro Qualifiers. E in una diretta per i festeggiamenti nel post partita i suoi compagni continua a punzecchiarlo prendendo in giro ancora Vinicius.

Il "Dracula spagnolo"

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Lui, però, il rumeno lo parla a malapena. Perché? Nato in Transilvania nel 1998, regione del conte Dracula, a sei anni si trasferisce con la famiglia ad Aguaviva in Spagna, piccolo paesino di appena cinquecento abitanti della comunità autonoma dell'Aragona. In terra iberica comincia a giocare a calcio, prima a futsal e poi a sette, il Villarreal lo nota e per undici anni cresce nelle giovanili del Sottomarino giallo. Nel mentre anche una settimana di prova con il Barcellona dei fenomeni (erano gli anni di Guardiola, Messi e il Triplete). Può giocare in qualsiasi ruolo, basta che sia sulla fascia.

Con il Villarreal solo una presenza in prima squadra, in Europa League contro il Valencia, e nel 2020 va in prestito ADO Den Haag in Olanda. Una parentesi di sei mesi che si conclude con il trasferimento definitivo all'Huesca, dove si fa le osse nella seconda serie spagnola.

Un omaggio alla Romania del 1998?

 

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Nell'estate del 2023 il Rayo Vallecano sborsa appena 500 mila euro per portarlo in Liga e, dopo aver centrato la salvezza, Ratiu decide di tingersi i capelli di blu per l'ultima partita contro l'Athletic Club. Per la velocità di Sonic, ma forse anche per fare un omaggio alla Romania che nel 1998 partecipò ai Mondiali in Francia: Hagi e compagni si ossigenarono i capelli dopo aver vinto contro Colombia e Inghilterra...

Tags: Europei



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