Roma-Verona, l'esordio di De Rossi: l'accoglienza, tra striscioni, app...
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Data: 21/01/2024 -

Applausi, striscioni e il ricordo di Mou: la partita di De Rossi

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La prima di Daniele De Rossi da allenatore della Roma: l'atmosfera elettrica dello stadio Olimpico, tra "l'amore incondizionato" per il nuovo allenatore e più di un pensiero a Mourinho
La prima di Daniele De Rossi da allenatore della Roma: l'atmosfera elettrica dello stadio Olimpico, tra "l'amore incondizionato" per il nuovo allenatore e più di un pensiero a Mourinho

Emozione e tensione. Cori e applausi. Fischi e malumori per un esonero non digerito. Però ora c'è De Rossi e l'Olimpico in occasione del suo esordio da allenatore della Roma è stato il termometro perfetto degli umori di una piazza che nell'ultima settimana si è separata da José Mourinho. Da un addio agrodolce a un bentornato di cuore: Roma-Verona è stata un frullatore di emozioni, un'altalena di sentimenti.

 

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Roma-Verona dagli spalti, l'esordio di De Rossi sulla panchina giallorossa

Ora compariva uno striscione per Mourinho (che continua a trattare con l'Al Shabab), ora uno per De Rossi. Poi di nuovo un ricordo del portoghese, e dopo ancora un'altra dimostrazione di affetto per il nuovo allenatore. La partita parallela a quella che si è giocata in campo si è svolta sugli spalti in questo susseguirsi di parole e dichiarazioni. I fischi non hanno risparmiato i giocatori (non tutti), per De Rossi invece solo cori; il 'suo' si è alzato nel secondo tempo mentre lui continuava a guardare esclusivamente in campo e la Curva Sud srotolava l'ennesimo striscione: "Ci siamo lasciati con una promessa nei tuoi confronti. Oggi ci ritroviamo per continuare a mantenerla... Siamo tutti DDR". 

 

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Sempre in piedi, al limite della sua area tecnica. Indicazioni, incoraggiamenti, a braccia larghe a implorare calma o con lo sguardo fisso a cercare gli occhi di un giocatore per applaudirlo e fargli percepire il suo supporto. L'adrenalina a mille si è sciolta soltanto a fine partita: i tre fischi dell'arbitro come una liberazione, poi l'abbraccio da lontano ai tifosi con un mezzo giro di campo come il più sentito dei ringraziamenti.

 

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"È uno dei momenti che verranno messi nell’album dei ricordi della mia vita, della mia carriera - ha detto a fine gara -. Tanti anni fa feci una battuta: “Se solo avessi avuto due carriere da donare alla Roma…”. Dissi una cosa del genere, nemmeno me la ricordo. Effettivamente, forse la seconda mi è stata donata". Ed è iniziata da questo Roma-Verona, vinto 2-1 con i gol di Lukaku e Pellegrini, tra l'(ancora) ingombrante ricordo di Mourinho e un "amore incondizionato" al quale De Rossi ha risposto con un lungo applauso andando sotto la curva "perché era giusto così". E soprattutto era soltanto l'inizio. 



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