Termina 2-1 il match tra Roma e Verona, valido per la ventunesima giornata di Serie A. Debutto con vittoria sulla panchina giallorossa per Daniele De Rossi: i padroni di casa partono forte nei primi 45'. Lukaku e Pellegrini siglano il doppio vantaggio giallorosso. Il Verona cerca di riprendere la partita nel secondo tempo: prima Djuric sbaglia il rigore e, successivamente il gol di Folorunsho non basta per evitare la sconfitta: l'Hellas rimane, così, a quota 17 punti. Al termine della gara, l'allenatore della Roma ha rilasciato diverse dichiarazioni ai microfoni di Dazn.
Roma, le parole nel post-partita di Daniele De Rossi
L'allenatore della Roma ha esordito così: "È stato piacevole: l'affetto lo vivo quotidianamente e non mi manca mai. Ora, però ho anche un lavoro da svolgere: c'era anche tensione, ho concialiato emozione e tensione. Ho ringraziato i tifosi a fine partita. L'abbraccio sotto la sud? Uno dei momenti che rimarranno nell'album dei ricordi. Questa avventura me la devo godere e devo lavorare per dare il 100%. Sono andato a salutare perchè era giusto così".
Daniele De Rossi ha poi proseguito: "Il primo tempo mi è piaciuto molto. Il Verona è una squadra molto fisica. Già da prima della partita Dybala sentiva qualcosa ma non è nulla di grave: si sente un po' indolenzito. Lo stesso per Spinazzola. Se avessimo giocato meglio il secondo tempo sarebbe stato meglio per tutti: solo così possiamo trasformare i fischi in applaussi. Nonostante ciò, abbiamo lottato e speso tanto: ci abbiamo tenuto molto a vincere questa partita".
L'allenatore ha concluso: "Penso che sia importante avere il dominio e la gestione della palla. Dobbiamo lavorare sulla velocità, andare piano con il possesso palla è controproducente. Pellegrini è uno dei talenti migliori che abbiamo in Italia: deve trovare continuità. Ricopre il mio stesso ruolo che avevo da calciatore: noi romani veniamo messi di fronte alle responsabilità. Pellegrini è un vero leader per questa squadra".
De Rossi in conferenza stampa
"Come ho visto la Roma? Impaurita no, insicura un po'. Ho giocato prima di loro a calcio qui. Qiando le cose vanno bene voli, quando non vanno bene è complicato e pensi più a riprenderle che a costruire. E' una dinamica mentale di tutti i calciatori. Ma se riusciamo a fare quel piccolo step e a creare qualcosina sarebbe molto importante. Le squadre in Serie A non stanno a guardare. Abbiamo visto come il Verona ha perso contro l'inter e all'ultimo contro la Juve.
La difesa a quattro? La ritengo importante perchè ci fa guadagnare un uomo davanti. A volte abbiamo costruito a tre però e l'avevamo preparata così. Alla fine puoi vedere il 4-3-3 ma la costruzione l'hai fatta a tre a volte. Meglio mettere più giocatori offensivi possibili davanti vista la qualità che abbiamo.
Problemi di testa o tattici? Messa così è come se dovessi parlare di chi c'era prima. Una squadra nona in classifica qualche problemino ce l'ha e devi lavorare in base a quello che pensi tu ma non sta a me giudicare cosa è successo prima. Qualcosa stiamo cambiando. Non escludo che il calo del secondo tempo sia anche colpa di questi cambiamenti.
Come immaginavo il ritorno in un posto così importante per me? Da quando ho smesso, in questi ultimi quattro anni, l'amore lo ricevevo per strada ogni giorno sia se la Roma perdeva sia se vinceva. L'amore era incondizionato e continuo. Poi oggi non me la sono goduta al cento per cento perché la tensione ti distrae ma non abbastanza da non farmi accorgere del fatto che ho ricevuto un'accoglienza splendida. Ogni tanto leggevo il mio nome su qualche strisione. Ho il cuore che mi scoppia d'amore. Alla fine ho salutato, sono passato sotto la curva: per me era doveroso ma è stata una cosa di oggi, non lo faccio tutte le volte".