Quegli occhi alzati al cielo, con sospiro, immortalati alla Stazione Termini dopo il viaggio di mercato a Milano, hanno raccontato molto delle prime settimane di Tiago Pinto a Roma. Una smorfia vera, forse espressione non verbale delle fatiche di questo mese di gennaio. “Ok, adesso so cosa vuol dire il calcio in Italia”.
In poche settimane il generale manager giallorosso si è trovato immerso - a volte sommerso - nel mondo Roma in tutte le sue sfaccettature. A partire dal suo arrivo, ritardato causa Covid e con i postumi extra campo del suo giocatore probabilmente più forte e rappresentativo.
Al lavoro di Pinto si sono aggiunte tutta una serie di dinamiche di campo, che hanno complicato e non poco il suo inserimento. La sconfitta nel derby, quella a tavolino in Coppa Italia, l’allontanamento di due dirigenti e i rumors attorno a Fonseca. E immancabile nella scrittura del bignami romanista, si è trovato anche a dover gestire la frattura allenatore-capitano. Con tutte le pieghe di mercato raccontate negli ultimi giorni.
In questo variegato comitato di benvenuto, ha dovuto pianificare il calciomercato della Roma. Con una pandemia in corso, una crisi economica globale e uno spazio di manovra in rosa e a bilancio praticamente nullo, Pinto è riuscito a portare a Roma El Shaarawy a parametro zero e battere la concorrenza della Juventus per il giovane Reynolds.
Il tutto senza riuscire a piazzare i tanti calciatori in esubero - da Juan Jesus a Fazio e Santon - e creare spazio all’interno di quell’indicatore di liquidità diventato giudice supremo di questa sessione di calciomercato.
Oggi arriverà l’ufficialità di El Sharaawy, per lui contratto di due anni e mezzo. Primo colpo firmato Tiago Pinto. Domani sbarcherà a Roma Bryan Reynolds, operazione in prestito con obbligo di riscatto a 7 milioni, e 15% della futura rivendita per il Dallas. E molto probabilmente la prossima settimana Edin Dzeko sarà ancora un calciatore della Roma.
Anche questa mattina non c’è stato nessun nuovo contatto tra la Roma e l’Inter per lo scambio Sanchez-Dzeko. I giallorossi ormai sono decisi a non fare più l’operazione e tutte le parti in causa si stanno adoperando affinché ci possa essere prestissimo una riconciliazione tra Fonseca e l’attaccante bosniaco. Con la società “regista” di questa pace per il bene della Roma.