Nella notte dell'eliminazione della Roma dall'Europa League, la nota positiva è sicuramente Ebrima Darboe. Il centrocampista classe 2001 è subentrato nel primo tempo a Smalling, che si è dovuto arrendere ad un infortunio muscolare: "Un’emozione indescrivibile, non so neanche come spiegarlo" racconta Darboe a Sky Sport.
"Prima mi aiutavano De Rossi e Kolarov, ora Diawara"
"Noi giovani ci alleniamo sempre al massimo quando andiamo con la prima squadra, Fonseca mi ha detto di giocare come so fare, come faccio in allenamento. Mi ha detto <<Sei troppo forte>>".
Solo due gare con la prima squadra, ma gli allenamenti con il gruppo di Fonseca hanno aiutato il gambiano ad ambientarsi in fretta: "Mi stanno aiutando tutti i compagni, all’inizio c’erano De Rossi e Kolarov che mi aiutavano tanto. Ora tutti, ma ho un legame stretto con Diawara".
"All'inizio è stata dura, ma ringrazio l'Italia"
Darboe, con grande emozione, ha raccontato parte della sua incredibile storia, che gli ha permesso di arrivare a giocare una semifinale di Europa League a soli 19 anni: "Ho avuto questo sogno fin da piccolo, ma in Africa è difficile arrivare ai grandi livelli senza aiuti. Avevo un amico che era come un fratello che mi diceva che ero forte e di parlare con i miei genitori per andare in Europa. Mi diceva che qui avrei potuto giocare ai livelli più alti. Non era facile avere il visto, allora non ho avuto scelta".
"Sono fuggito con due miei amici, è stata un po’ dura. Ringrazio Dio e ringrazio l’Italia. Qui mi hanno messo in una casa famiglia e dopo un anno ho conosciuto una scout, Miriam Peruzzi, che mi ha reso parte della sua famiglia. Ero troppo piccolo e avevo bisogno di una famiglia, mi sono sentito a casa. Voglio ringraziare loro, che sicuramente ora mi staranno vedendo".
Il consiglio di Darboe ai giovani
Il giovane centrocampista ha poi provato a dare un suggerimento a chi vuole seguire il suo percorso: "Il mio consiglio per i giovani è cercare di dare sempre il massimo, credere nei propri sogni e non mollare mai".