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Moro incanta, Inzaghi osserva e la Lazio Primavera vola in finale di Coppa Italia

Raul Moro segna una doppietta in semifinale di Coppa Italia Primavera contro il Verona e regala alla Lazio la finale contro la Fiorentina

La finale della Coppa Italia Primavera sarà nel segno di Daniel GueriniLazio-Fiorentina, due squadre in cui Guero aveva lasciato il segno. Per la Viola è la terza finale consecutiva e le altre due le aveva vinte, la prima contro il Torino e la seconda contro il Verona. Proprio i gialloblù sono stati battuti dalla Lazio, trascinata dal solito Raul Moro.

Il nuovo Keita Balde


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Esterno spagnolo classe 2002, ha fatto lo stesso percorso di Keita Balde. Entrambi sono arrivati alla Lazio dal Barcellona, ma soprattutto Moro ricorda tantissimo l’ala della Sampdoria. Piede destro e gioca sulla sinistra, dove con dribbling secchi punta ad accentrarsi e a segnare. Il marchio della Masia si vede eccome su Raul Moro. Motivo per cui dal suo arrivo a oggi ha dovuto lavorare tanto per adattarsi al calcio italiano. A volte tiene troppo la palla al piede e non è molto abituato al lavoro atletico a secco. Eppure nonostante i difetti da limare, per la Primavera della Lazio è inamovibile.

La stima di Inzaghi


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Un talento così non passa inosservato e a Inzaghi non è sfuggito. Arrivato nell’estate del 2019, l’allenatore della prima squadra l’ha aggregato al suo gruppo per il campionato post lockdown. È andato a colpo sicuro. In tutte le partitelle tra la Primavera e la prima squadra fino a quel momento aveva spesso messo in difficoltà giocatori più esperti e decani della Serie A come Lulic o Radu. Per questo Inzaghi stima il ragazzo e lo segue con attenzione. L'anno scorso gli ha anche regalato un minuto contro la Juventus, appena un assaggio.

Decisivo in Primavera


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Una stima che non sta scemando. Quest’anno Raul Moro è l’arma in più della Lazio. Senza di lui la squadra di Menichini ha vinto una sola volta, in Coppa Italia contro l’Atalanta, e in campionato fatica. Il terz'ultimo posto nel Primavera 1 dei biancocelesti è maturato nei 3 mesi di assenza di Moro, quando uno strappo al quadricipite l'aveva tenuto lontano dai campi. Poi il ritorno in grande stile: 3 doppiette in 5 partite. Tutte pesantissime. Una nello scontro salvezza contro il Torino, 2 in Coppa Italia. In totale sono 6 nelle 14 partite giocate, una macchina inarrestabile.

Moro: la doppietta più importante e la dedica a Guerini

La più importante quella contro il Verona in semifinale di Coppa Italia. Prima trova il gol del pari e porta la partita ai supplementari, poi al 3’ del primo tempo addizionale la perla: resiste alla carica di un difensore gialloblù, ne salta altri due e tiro a incrociare sul secondo palo. Un gol in cui c'è tutto Moro: tecnica e fantasia. 3-2 Lazio e biancocelesti aggrappati alla nuova stellina, che brilla più che mai. Poi la dedica, a Guero. La finale porterà anche il suo nome.