Quali sono state le quote salvezza nell’ultimo decennio?
Torino a 35, Benevento 32: per la salvezza potrebbero essere necessari 36 punti. Com’è cambiata la quota salvezza nell’ultimo decennio?
Il Benevento pareggia e si porta a 32 punti, il Torino perde con lo Spezia e resta a quota 35. Dopo una lunga lotta che ha visto coinvolte a più riprese anche Cagliari, Fiorentina, Spezia e Genoa, oggi matematicamente salve, a contendersi la permanenza in Serie A sono rimaste solo Torino e Benevento.
Sarà l’ultima partita di campionato a dare il verdetto finale, con una certezza: la quota salvezza non supererà i 36 punti, in linea con la tendenza dell’ultimo decennio. E anche quest’anno, la famosa soglia dei 40 punti resta un mito: dalla stagione 2010/11 ad oggi, la quota salvezza è sempre stata al di sotto.
Le quote salvezza del decennio
Partiamo da 10 anni fa, stagione 2010/11. A retrocedere fu la Sampdoria, che l’anno prima si era addirittura qualificata in Champions League, con 36 punti. Il Lecce quartultimo ne fece 41, ma ne sarebbero bastati 37 per garantirsi la salvezza. Stessa quota la stagione successiva, 2011/12, quando a retrocedere in Serie B fu proprio il Lecce: 36 i punti dei pugliesi, con il Genoa salvo a 42, ampiamente sopra la soglia dei 37 punti necessari.
Le due stagioni 2012/13 e 2013/14 fanno registrare a fine anno la quota salvezza più bassa del decennio: per salvarsi, servivano solo 33 punti, con Palermo e Catania condannate alla B entrambe con 32 punti. A salvarsi, in quelle occasioni, furono il Genoa a 38 nel 2013 e il Sassuolo di Di Francesco a 34 l’anno successivo.
Se nel 2014/15 il Cagliari retrocesse con 34 punti, fissando la quota salvezza a 35 (con l’Atalanta che chiuse a 37), l’anno successivo fu registrato il dato più alto del decennio: 39 i punti necessari per la tranquillità. Nella stagione 2015/16, infatti, l’Udinese fece suo il quartultimo posto raggiungendo appunto 39 punti: condannato, invece, il Carpi con 38. Quota simile nella stagione 2018/19, quando però l’Empoli e il Genoa arrivarono entrambe a 38 punti: a salvarsi fu il Genoa, quartultimo per la classifica avulsa.
La stagione 2016/17 fu segnata dalla clamorosa rimonta del Crotone di Davide Nicola, capace di salvarsi dopo aver finito il girone d’andata a 9 punti. A fine stagione, a retrocedere fu l’Empoli con 32 punti, mentre il Crotone chiuse a 34, uno in più della quota salvezza fissata a 33.
Dopo l’insperata salvezza, però, la stagione successiva il Crotone dovette arrendersi: a maggio 2018 fu la SPAL a conquistare la permanenza in Serie A. Con i 35 punti dei calabresi, la quota salvezza era fissata a 36 punti, come successo anche nella scorsa stagione (2019/20): a retrocedere fu il Lecce, con 35 punti.
La possibile quota tra Torino e Benevento
La situazione quest’anno potrebbe non essere diversa dallo scorso: dipenderà dall’ultima partita, che vede contrapposte proprio Torino e Benevento, ma anche dal recupero di Lazio-Torino. I granata (in ritiro da oggi), infatti, potrebbero garantirsi la matematica salvezza prima dell’ultima giornata in caso di risultato positivo contro i laziali: con un pareggio, si porterebbero a 36 punti, rendendo incolmabile il gap per il Benevento.
In caso di sconfitta, l’ultima partita sarà invece decisiva. Il Benevento, a 32 punti, ha la possibilità di salvarsi in caso di vittoria, che li porterebbe a pari punti con il Torino ma in vantaggio nella classifica avulsa: la salvezza si fermerebbe dunque a quota 35 punti. 2 risultati su 3 sarebbero dunque favorevoli al Torino: in caso di pareggio, il Benevento arriverebbe a 33, la quota a 34; con una vittoria, invece, il Torino salirebbe a 38 punti, con la quota salvezza ferma a 33.