Tuchel gli aveva appena fatto accarezzare il sogno dell’esordio, con Pochettino è diventato realtà. Xavi Simons, centrocampista olandese del 2003, ha giocato la sua prima partita con il PSG subentrando al posto di Julian Draxler nei 32esimi di Coppa di Francia contro il Caen.
Il nome è già molto famoso. Il padre Regilio, ex calciatore e ora allenatore delle giovanili dell’Ajax, decise di chiamarlo come Xavi Hernandez. Destino vuole che Simons è cresciuto centrocampista.
Fece scalpore il suo arrivo a Parigi. Il PSG lo prese a parametro zero dal Barcellona nel 2019. Un trasferimento che fece infuriare i catalani, che lo crescevano da 9 anni. I parigini gli hanno regalato un max-contratto e lui, grazie anche a Mino Raiola, ne ha già uno pure con la Nike. D’altronde non è solo un nome che gli osservatori conoscono bene, ma anche una piccola star su Instagram con tanto di profilo verificato e 3 milioni di followers.
Il PSG da subito lo ha messo anche sui libri, in particolare per studiare il francese. A 16 anni Simons parlava fluentemente olandese (sua lingua madre) e lo spagnolo. Così si è anche inserito perfettamente nello spogliatoio. Sui social racconta un po’ tutto di sé e spesso ha fatto vedere non solo il suo estro in campo, ma anche la sua vena giocosa.
È stato l’anima dello spogliatoio delle giovanili. Uno spogliatoio conquistato praticamente da subito. All’esordio in Youth League ha deciso la partita contro il Real Madrid: “Ero felice perché per noi era una gara importante e in più loro sono stati per 9 anni i miei più grandi rivali” ha raccontato in un documentario del PSG dedicato all’Under 19.
Ora l’esordio in prima squadra. Tuchel l’aveva fatto giocare in amichevole il 5 agosto contro il Sochaux, poi la Champions e le difficoltà nella stagione 2020/2021 hanno fatto tardare la prima volta. Pochettino non ha perso tempo e contro il Caen gli ha regalato 12 minuti tra i professionisti.