Inizia una nuova era in casa Psg. Dopo aver comunicato la separazione con Pochettino, il club della capitale francese ha annunciato l'arrivo di Galtier in panchina. L'annuncio è arrivato direttamente nella conferenza stampa in cui Galtier si è presentato ai giornalisti e ai tifosi: "Sono emozionato e fiero. Sono arrivato qui al Parco dei Principi e ho visto la frase storica del club: 'Ici c'est Paris'. Ho capito subito le tante attese che ci sono attorno a questo club. Dovremo lavorare tutti insieme per raggiungere i nostri obiettivi. La responsabilità che mi è stata data è far sì che il PSG viva una grande stagione. Se ho accettato, è per che ne sono capace. Unica cosa: se saremo da soli sarà difficile, insieme invece saremo più forti. Con Campos ci ho messo pochissimo a prendere questa decisione. La sua presenza è stata determinante. Poi, le parole e gli scambi che ho avuto con il presidente, hanno fatto sì che accettassi con umiltà e ambizione".
Psg, le parole di Galtier nella sua conferenza di presentazione
Galtier poi si è soffermato sulle sue caratteristiche e sulla squadra che vorrà avere: "Vogliamo giocatori che vogliano giocare, divertirsi e vincere. Parlerò con tutti: è un privilegio poter gestire un gruppo con dei giocatori di classe mondiale. Però non ci saranno compromessi per quel che riguarda il gruppo. Dovremo avere un progetto comune. Ascolterò tutti e se qualcuno non si sentirà facente parte di questo progetto, prenderemo delle decisioni in merito per trovare la migliore soluzione".
"Il gruppo va ridotto"
Poi ha proseguito parlando delle sue caratteristiche e di ciò che secondo lui è necessario per raggiugnere gli obiettivi: "Sono un allenatore esigente, che vuole vedere una squadra lavorare ed essere felice. Non ci sono risultati senza un gruppo felice. Tutti i giocatori si devono sentire bene sia nello spogliatoio che fuori. Per far questo, credo che il gruppo debba essere ridotto, perché i giocatori che non giocano mai non potranno essere felici. Per questo, vogliamo ridurre il gruppo. Ne abbiamo già parlato col presidente".
"Bisogna vincere"
Galtier ha anche parlato di alcune idee che ha in mente per la sua nuova squadra, partendo da un concetto chiaro e semplice: "Bisogna vincere. Quando si è in un club come questo si deve anche giocare bene. Moduli? Mi adatterò alla squadra che avrò a disposizione per mettere i giocatori nelle loro migliori disposizioni. Ci saranno movimenti nel mercato, poi vedremo. Ma prima di parlare di schemi servirà mettere ritmo e intensità. Però posso dire che ho in mente di utilizzare la difesa a tre".
"Neymar? Voglio che resti"
Poi, Galtier ha parlato dei singoli. Due nomi su tutti. Neymar e Mbappé: "Neymar? Quale allenatore non vorrebbe avere Neymar nella sua rosa? Nessuno: infatti voglio che resti. Poi, serve equilibrio in una squadra. Ma ho un'idea molto chiara di ciò che voglio da lui. Mbappé? C'è Kylian ma ci sono anche tutti gli altri giocatori di classe mondiale. Intanto, posso dire che in quanto francese sono contento che Mbappé sia rimasto. Lui è uno dei migliori al mondo ed è un bene che sia rimasto in Ligue 1 e soprattutto che sia rimasto al Psg. Detto questo, non dovremo dargli tutto il peso della squadra. Tutte le grandi individualità che avremo, se saranno tutte al servizio del Psg, saremo una grande squadra. Mbappé è un giovane ragazzo a cui non dovremo mettere pressione. Spero continui a essere decisivo come l'ultima squadra, ma rimane un giocatore di una squadra collettiva". Sempre parlando dei singoli, Galtier ha affrontato anche il tema dei portieri, con Donnarumma e Navas sempre in competizione per il ruolo di titolare: "Portieri? Li devo incontrare, ma ho l'abitudine di nominare un numero uno e un numero due. Per me è importante che tutti sappiano quale sia il ruolo di ciascuno all'interno di un gruppo".
Inevitabile, poi, per Galtier, non parlare di Luis Campos, il nuovo consigliere sportivo del Psg (nonché uomo mercato del club) con cui ha già condiviso un'esperienza importante a Lille: "Con Campos abbiamo lavorato per tre anni insieme. Parliamo sempre: lui sa ciò di cui ho bisogno, e in base a questo lui ha una grande capacità di convincere giocatori utili per noi. Abbiamo fatto tanti mercati insieme: posso assicurarvi che mai nessun giocatore è arrivato senza il mio disaccordo. Ci confrontiamo sempre. Troverà giocatori adatti al nostro sistema".
Infine, Galtier ha risposto alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto come le sue origini marsigliesi possano combaciare con il suo nuovo ruolo, considerando che OM e PSG sono grandi rivali: "Sono l'allenatore del Psg e sono nato a Marsiglia, è vero. Ma le mie origini adesso vanno messe da parte. Quando lavorate con passione e quando cercate il miglior posto dove vincere, non c'è un posto migliore per allenatre se non al Paris Saint-Germain. Credetemi: da qualche settimana posso assicurarvi che penso al Psg giorno e notte".