Rispetto a 13 anni fa, è cambiato quasi tutto. Un'altra epoca, un altro calcio, altre gerarchie. Nel 2008 si affrontavano per la prima volta Manchester City e Paris Saint-Germain. Una partita valevole per il Girone A di Coppa Uefa, terminata con un anonimo 0-0. Nessuna delle due squadre sapeva che entrambe sarebbero diventate, nel giro di pochi anni, protagoniste del calcio europeo e mondiale.
Tredici anni dopo, sempre nel Gruppo A, City e Psg si sfidano per la seconda giornata di Champions League. Tra il primo e l'ultimo match ci sono stati altri quattro scontri diretti, sempre nella massima competizione continentale per club: due nei quarti di finale della stagione 2015-2016, due nelle semifinali dell'ultima edizione.
Rileggere le formazioni di quella partita fa venire un po' di nostalgia per alcuni nomi, ma fa anche comprendere come esista un abisso tra le due società nel 2008 e oggi. In quegli anni, sia City che Psg gravitavano nella zona centrale della classifica dei rispettivi campionati. Oggi collezionano trofei e sono tra i club più ambiti per i migliori giocatori del mondo.
L'undici titolare del Manchester City
In quel 3 dicembre 2008, il City allenato da Mark Hughes ospita il Psg, schierandosi con il 4-3-3. In porta un giovane Joe Hart, davanti a lui la linea composta da Zabaleta, Ben Haim, Dunne e Garrido. A centrocampo Elano, Kompany e Ireland, mentre il trio d'attacco è composto da Vassell, Jo e Sturridge. In panchina, tra gli altri, Kasper Schmeichel e un'attuale conoscenza del calcio italiano: Felipe Caicedo. Oltre a loro, anche Ched Evans, attaccante gallese condannato nel 2012 a 5 anni di carcere per un'accusa di stupro, ma poi assolto dopo due anni e mezzo di reclusione.
Era il primo City del presidente Khaldun Al Mubarak, subentrato da poco alla precedente proprietà, che nel mercato estivo aveva già messo a segno il primo colpo di pregevole fattura: Robinho, strappato al Real Madrid per più di 40 milioni di euro (e assente nella sfida contro il Psg). Era anche una squadra che possedeva già alcuni giocatori protagonisti del primo ciclo vincente, tra i quali Hart, Zabaleta e Kompany, che ne diventerà grande capitano.
L'undici titolare del Psg
Il Paris Saint-Germain risponde agli inglesi con il suo 4-3-3. In porta Landreau, la difesa a 4 composta da Sammy Traoré, Zoumana Camara, Bourillon e un giovanissimo Sakho. A centrocampo Clément, Pancrate e Makélélé, in attacco il tridente con Luyindula, Kezman e Rothen. In panchina, tra gli altri Ludovic Giuly.
In maniera più esasperata rispetto al City, a parte qualche rara eccezione, quasi nessun giocatore di questo Psg è sopravvissuto all'avvento, nel 2011, della nuova proprietà di Nasser Al Khelaifi, che nel corso degli anni si sarebbe tolta diverse soddisfazioni in quanto a giocatori acquistati: Ibrahimovic, Cavani, Neymar, Mbappé, Messi. E molti altri ancora.
Fino ai quarti di Coppa Uefa
Le due squadre, seppur prive dei fuoriclasse che avrebbero contraddistinto le loro rose negli anni successivi, si spinsero comunque fino ai quarti di finale della Coppa Uefa 2008-2009, l'ultima edizione con tale denominazione, prima di essere chiamarsi Europa League. Il City fu eliminato dall'Amburgo, mentre il Psg uscì, senza troppe storie, contro la Dinamo Kiev.