Pirlo e Tonali. Il paragone tra i due c’è sempre stato, fin da quando il classe 2000 ha cominciato a farsi notare nel suo Brescia. Sarà la squadra in cui gioca, sarà la capigliatura, saranno alcune sue caratteristiche in campo. E stavolta, a parlare di questa somiglianza, ci ha pensato Pirlo stesso: “Dicono che Tonali possa essere il mio erede, ma secondo me non mi assomiglia come tipo di calciatore. Forse più per i capelli lunghi o perché gioca nel Brescia” ha affermato il campione del Mondo, in diretta Instagram con Nicolò De Devitiis de Le Iene.
“È IL PIÙ PROMETTENTE, DIVENTERÀ UN GRANDE”
“È diverso da me come giocatore, è molto più completo. Sa fare sia la fase difensiva che quella di impostazione. Un mix tra me e altri calciatori. Di sicuro è il più promettente dei centrocampisti che ci sono in Italia. Non lo vedo come erede perché siamo differenti, ma diventerà un grande”. ha proseguito Andrea Pirlo, parlando poi di Roberto Baggio: “Lo conoscevo bene, era un mio compagno di squadra anche all’Inter. Era un idolo per me”.
“RIGORE DI GROSSO? NON RICORDAVO FOSSE L’ULTIMO”
L’ex centrocampista ha anche parlato del momento in cui, a Berlino, Grosso ha calciato l’ultimo rigore del Mondiale 2006: “Ero lì in mezzo e abbracciai Cannavaro. Ero un po’ frastornato e gli chiesi se quello fosse l’ultimo rigore. Era un momento di stress, ma per fortuna è andata benissimo. Quelli sono momenti indescrivibili, un sogno che hai da bambino. Tutti mi vedono come uno sempre serio, ma chi mi conosce sa che non è così. Perché dovrei ridere? Se uno non mi fa ridere, non rido. Poi in campo penso a fare bene il mio lavoro, non mi metto a dire cavolate”.