Dopo l'eliminazione dall'Europa League e la sconfitta contro l'Inter nel derby della Madonnina, il Milan si prepara a tornare in campo. Sabato 27 aprile alle 18:00, infatti, i rossoneri affronteranno la Juventus. Alla vigilia della partita l'allenatore del Milan Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa.
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Milan, la conferenza stampa di Pioli
L'allenatore ha iniziato analizzando la partita: "Dopo i risultati negativi che abbiamo avuto siamo concentrati al 100% sull'arrivare secondi e tornare a vincere. Sono stati 10 giorni difficili".
"Non possiamo fermarci a queste delusioni che abbiamo subito e dato ai nostri tifosi - ha continuato -, per forza dobbiamo avere la forza e l'orgoglio di rimanere compatti e lottare fino alla fine. Siamo professionisti e soffriamo di questa situazione".
Sulla stagione: "Non siamo mai stati la squadra più forte del campionato, abbiamo provato a lottare per il vertice e abbiamo dato tutto. Non sempre però siamo riusciti ad alzare il nostro livello di gioco. L'Inter da quattro anni è la squadra più forte e ha vinto solo due scudetti".
"Se potessi cambiare i risultati dei derby darei tutto per farlo, ma non si può. In questa esperienza al Milan ho vissuto momenti molto alti e altri molto bassi, ora non ci resta che riscattarci. Leao sarà capitano", ha aggiunto Pioli.
Sulla presenza di Ibrahimovic a Milanello: "Siamo tutti insieme, vinciamo e perdiamo insieme. Supereremo i momenti difficili".
Sulla mancata conferenza post derby: "Ci sono stati problemi di tempistica. Sono sempre stato aperto a qualunque domanda e mi sono sempre preso le mie responsabilità, altrimenti sarei stato in silenzio stampa fino al termine della stagione".
"Sono scelte che dovrà fare il club. - ha continuato -, Non so che ruolo avrà Ibra ma non ho dubbi sulle sue qualità e so che vuole il bene del Milan e farà le scelte migliori. Theo è un giocatore fortissimo e farà parte del futuro del Milan".
Sui complimenti di Inzaghi: "Gli fa onore ma è più facile fare i complimenti quando vinci".
Sui problemi in fase difensiva: "Le squadre avversarie sono state più brave a sfruttare i nostri errori, noi lo siamo stati meno".