Firenze e il suo tempo dei ritorni. È successo con Prandelli, di nuovo sulla panchina viola a dieci anni di distanza dall'ultima volta, e potrebbe succedere con Pedro, meteora della scorsa stagione esplosa nell'ultimo anno dopo il suo ritorno in Brasile.
Il suo 2020 con la maglia del Flamengo è stato eccezionale, in particolar modo gli ultimi mesi dove è diventato il riferimento offensivo della squadra campione in carica di Brasile e Sudamerica, al punto da convincere Tite a convocarlo per la Seleçao e farlo debuttare nella notte nella partita di qualificazione al Mondiale vinta contro il Venezuela.
Il centravanti classe 1997 vive il miglior momento della sua carriera, con uno score importantissimo da 10 gol nelle ultime 13 partite tra Brasileirao e Copa Libertadores, ma ora il suo destino torna a intrecciarsi tra il Brasile e l'Italia. Perché Pedro è stato ceduto in prestito dalla Fiorentina un anno fa, dopo poche apparizioni senza lasciare il segno, e a gennaio potrebbe vestirsi nuovamente di viola qualora il club brasiliano non lo riscattasse ai 14 milioni pattuiti.
L'intenzione del Flamengo è quella di esercitare il proprio diritto, ma sta cercando un'intesa con la Fiorentina per le tempistiche di pagamento. La dirigenza viola però non è intenzionata a trattare e cederà il calciatore solamente se il riscatto verrà pagato nelle modalità stabilite un anno fa, altrimenti sarebbe disposta a dargli una nuova chance nel calcio italiano.
In ogni caso la Fiorentina può guardare a questa trattativa col sorriso: dovesse cedere l'attaccante, metterebbe a bilancio un'importante plusvalenza per un calciatore comprato l'anno scorso e che è stato utilizzato pochissimo, anche per via del grave infortunio da cui veniva, con quattro presenze totali di cui la più lunga è stata di appena 24 minuti. Nel caso invece Pedro tornasse alla Fiorentina, a disposizione di Prandelli arriverebbe a partire da gennaio un attaccante in grandissima salute, capace di arrivare fino alla nazionale brasiliana dopo aver fatto meraviglie con il Flamengo.
Segnale che Pradè e Barone nell'estate dell'anno scorso avevano visto giusto con Pedro. Poco utilizzato da Montella e incapace di convincere Iachini un anno fa, ma decisivo e intrigante come non mai in questo finale di 2020, il periodo dei ritorni a Firenze.