Il Flamengo campione di tutto: due titoli in due giorni, giocando una sola partita. Sembra paradossale, ma per incastri del destino un club che da 10 anni non vinceva nulla si è ritrovato a festeggiare i due trofei più importanti nello stesso weekend. Perché dopo essersi consacrato Campione del Sudamerica grazie all’incredibile finale contro il River Plate, il Fla adesso è anche Campione del Brasile. Non per merito suo stavolta, ma del passo falso del Palmeiras contro il Gremio di Renato Portaluppi, che rende aritmeticamente ufficiale anche il titolo nazionale.
Serviva per forza una vittoria del Verdão, in cui giocano ex Serie A come Vitor Hugo e Gustavo Gomez, per tenere simbolicamente aperto un campionato che a quattro giornate dalla fine sarebbe stato vinto in ogni caso dal Flamengo. E invece la partita l'ha vinta il Gremio, con un 2-1 che sancisce l'ufficialità del titolo. Ma anche in caso di pareggio il verdetto sarebbe stato definitivo: perché il Palmeiras sarebbe potuto arrivare al massimo a pari punti (81) con il Flamengo, ma in caso di tale scenario sarebbe subentrato il primo criterio discriminante del Brasileirao, ossia il numero di partite vinte in campionato, in cui il Flamengo era già irraggiungibile.
E forse è anche più romantico così. Con la vittoria che vale doppio, con quella partita contro il River Plate che in un colpo solo riporta la squadra da Lima a Rio come bicampione, o meglio, campione di tutto. Non vinceva la Libertadores dal 1981, il campionato dal 2009, ora è tutto nelle sue mani nel giro di due giorni. L’accoglienza in città è stata incredibile, tutte le vie principali sono state invase dai tifosi che hanno assalito il pullman scoperto.
È la squadra dei miracoli e lo dimostra la rimonta del Monumental. Ma anche il fatto di essere riusciti nell’impresa di portarsi a casa due titoli nello stesso weekend.