“Casa Di Marzio” continua a tenervi compagnia, attraverso dirette Instagram sulla pagina ufficiale di GianlucaDiMarzio.com. Oggi, tra i nostri ospiti, c’è stato anche Paolo Poggi, ex attaccante – tra le tante – di Venezia, Torino, Roma e soprattutto Udinese. Oggi Responsabile dei Progetti Internazionali del Venezia: “Abbiamo grandi piani, senza mettere delle date. Ricominceremo quando il virus ce lo concederà. L’importante è non stare fermi, idee e progetti proseguono. Venezia vuota sembra un film, nell’acqua dei canali si riflettono i palazzi. Una situazione incredibile, ma dobbiamo essere orgogliosi di come stiamo reagendo” ha dichiarato.
IL MONDO VENEZIA
“Il Coronavirus ha colpito anche Vacca, ma è passata la fase acuta e ora va decisamente meglio” ha proseguito Poggi, parlando poi di Tacopina: “Un presidente che ha dato una svolta alla nostra società, ha alzato l’asticella sotto ogni aspetto. Ha una mentalità diversa dall’Italia, più grintosa e aperta. Non mi aspettavo il suo allontanamento negli ultimi mesi, noi dipendenti non lo sapevamo. Abbiamo un grande gruppo di lavoro ed è stato giusto dare continuità. Il nuovo presidente Niederauer ama l’Italia, conosceva tutto della società. Ha parlato con tutti e ha detto che voleva continuare con il progetto”.
“Nuovo stadio? Eravamo arrivati a un buon punto, ora ci siamo dovuti fermare. Prendiamola come una pausa di riflessione per fare qualcosa di anche migliore. Venezia è la città più bella del mondo, è difficile fare calcio qua perché le attenzioni sono spostate soprattutto su altro”.
UDINESE, ROMA, PIACENZA E MANTOVA
Una parentesi, poi, sul tridente con Bierhoff e Amoroso all’Udinese: “Bellissimo aver giocato con quei fenomeni. A Udine ci sono stato 9 anni, 6 da calciatore e 3 da dirigente. Ho ricordi bellissimi, quel periodo ha dato tanto a me e noi abbiamo dato tanto ai tifosi. La partita che ricordo di più è Udinese-Ajax del ’97, il gol è quello a Roma all’ultima di campionato, con il quale siamo entrati in Europa per la prima volta nella storia del club”.
E un’avventura nel 2000, conclusa nel gennaio 2001, con quella Roma che diventerà Campione d’Italia: “Vedere certi giocatori allenarsi assieme era fantastico ma anche difficilissimo. È un’esperienza che ripeterei sempre. È stato bellissimo giocare con loro. Mi aveva cercato anche il Milan prima dei giallorossi, ma io stavo bene a Udine. Galliani scherzosamente mi disse che me ne sarei pentito, ma non è stato così”.
A Poggi appartiene ancora il record del gol più veloce nella storia della Serie A, 8 secondi: “Un record longevo, dura da 19 anni. Ora si è fermato il campionato e durerà ancora di più” scherza. “Era un Fiorentina-Piacenza, i biancorossi sono una grande società che gioca in una bella città. Mantova? Sono sceso in Serie C, sentivo di farlo in quel momento. Società e tifoseria sono straordinarie, c’è un calore incredibile. Spero che possano tornare in alto”.
Paolo è anche stato, insieme a Sergio Volpi, uno degli introvabili nei pacchetti di figurine alla fine degli anni ’90: “Sono passati un po’ di anni, ma ogni settimana qualcuno mi ferma per strada e mi chiede di quelle figurine. È successo persino in Cina con alcuni italiani…”.