Napoli, Koulibaly: "Non so cosa accadrà nel mio futuro"
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Data: 08/06/2022 -

Napoli, Koulibaly: "Non so cosa accadrà nel mio futuro"

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Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ha parlato del suo futuro dal ritiro del Senegal: le sue parole
Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly ha parlato del suo futuro dal ritiro del Senegal: le sue parole

Con l'addio di Lorenzo Insigne la fascia di capitano del Napoli è passata sul braccio di Kalidou Koulibaly. Anche il futuro del difensore, però, è ancora incerto e lui stesso ha dichiarato di non sapere cosa lo attende.

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Arrivato a Napoli nell'estate del 2014, Koulibaly è stato spesso cercato dalle big europee. Ciò nonostante, è sempre rimasto in Campania. Ora, però, lo stesso Koulibaly si è detto incerto per quanto riguarda il suo futuro.

Koulibaly: "Vedremo cosa accadrà"

In questi giorni Koulibaly è impegnato con il suo Senegal, con cui ha vinto la Coppa d'Africa a febbraio. Dal ritiro della sua Nazionale, il difensore del Napoli ha parlato ai microfoni di Seneweb del suo futuro: "Al momento penso al Senegal e poi me ne andrò in vacanza. Non voglio mentirvi, non so cosa accadrà nel mio futuro. In questo periodo di nazionale non ho avuto modo di parlare con nessuno della questione, ero concentrato solo su queste due partite". 

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Koulibaly ha poi aggiunto che penserà al suo futuro solamente quando saranno terminate le vacanze: "Ora passerò qualche giorno di vacanza qui in Senegal, durante l'anno è sempre molto complicato, una volta in Europa vedremo cosa accadrà".

Le parole di De Laurentiits

In occasione della presentazione del ritiro estivo del Napoli, lo scorso 30 maggio il Presidente Aurelio De Laurentiis aveva parlato della situazione di Koulibaly e Mertens:  "Sono due grandi calciatori, voglio bene a entrambi e li rispetto, ma il rinnovo dipenderà solo da loro: se vogliono pensare alla vil moneta o sceglieranno Napoli, che è un privilegio". 

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Poi, ADL ha aggiunto: "Molto spesso si pensa ai sentimenti e non alla ragione in questi casi. Ci sono gli interessi dei calciatori, degli agenti, delle famiglie, non è la società a gestirli, a meno che un club non voglia dissanguarsi. Ma questo non è il momento per dissanguarsi. Il Milan ha vinto lo scudetto con 40 milioni di ingaggi in meno rispetto a noi".



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