Al termine di Roma-Genoa (0-0), conclusa con l'episodio del gol di Zaniolo annullato con il var, e la successiva espulsione dello stesso Zaniolo (CLICCA QUI per tutta la ricostruzione), Josè Mourinho è apparso visibilmente nervoso per com'è finito il match. Nel postpartita inizialmente aveva espresso il desiderio di non voler commentare gli ultimi episodi della partita: "Non voglio commentare l'episodio di Zaniolo. Posso parlare della partita, ma non il gol annullato, né il rosso, né le reazioni. Preferisco evitare". Ma poi, qualcosa di forte lo ha detto.
"La Roma agli occhi del potere è piccolina"
Partendo da una valutazione tecnica sull'ampiezza della sua panchina, l'allenatore della Roma si è poi sfogato: "Oggi ho sentito una panchina che poteva aiutarci per vincere la partita, per la prima volta. Avevano situazioni diverse e più opzioni. Ci è mancato il gol oggi. Anche se uno lo abbiamo fatto e ce l'hanno annullato. Ma non voglio giudicare. Se l'arbitro ha deciso bene, significa che il nostro gioco è cambiato. C'è un altro sport. Se quello di Abraham è fallo, non si può più chiamare calcio. Se l'arbitro ha sbagliato, sarebbe un 'deja vu'. Non sarebbe la prima volta. La Roma agli occhi del potere è piccolina".
Poi in conferenza stampa ha continuato: "Pensate che se Zaniolo avesse giocato con la maglia dell'Inter, Milan e Juve, sarebbe stato espulso? A Ibra, Chiellini o Lautaro non sarebbe successo nei propri stadi... Zaniolo non prende un rigore in tutta la stagione, prende falli in tutte le partite. Quando apre la bocca: giallo. Pensate sia normale per un giocatore come lui? Abisso mi ha detto che Zaniolo gli ha detto per tre volte 'che c**** hai fischiato'. Non l'ha insultato e l'ha espulso. Per questo siamo piccolini. Alle altre grandi non sarebbe successo. Ad Abisso ho detto che al posto suo gli avrei dato il giallo".
Infine, un commento sulla partita: "Il Genoa è una squadra che gioca disperatamente per ottenere punti salvezza. Hanno giocato una partita brutta, ma si sono portati a casa il loro punto. Rimane difficile giocare contro una squadra così. Abbiamo dato ampiezza, ma nel secondo tempo senza profondità né continuità. I giocatori erano isolati: nel secondo tempo abbiamo provato a cambiare. Abbiamo fatto triangoli a destra e sinistra, creando tante occasioni su cui si poteva fare gol. Abbiamo fatto il possibile per vincere, e per questo avremmo meritato i tre punti. Ma diamo credito al Genoa che ha fatto la partita che voleva fare e ha preso il punto che voleva prendere".