Poco più di 24 ore e anche per il Milan comincerà la nuova stagione in Serie A: a Genova lo aspetta la Sampdoria, nell’ultima gara della prima giornata in programma domani alle 20.45. Per Stefano Pioli comincia così la terza stagione con i rossoneri: “Credo sia il Milan più forte che abbia allenato - spiega l'allenatore in conferenza stampa - ho trovato i miei giocatori molto consapevoli e cresciuti. Le stagioni precedenti ci hanno dato fiducia. Siamo una squadra forte, e vogliamo vincere tutte le partite. Possiamo fare bene se uniamo ambizione e umiltà. Avremo la Champions dove proveremo ad esser protagonisti".
"Giroud? Da solo o in coppia in attacco non cambia. Ibra può tornare dopo la sosta"
Uno dei protagonisti della preseason è stato sicuramente Olivier Giroud, nuovo numero 9 della squadra, per il quale Pioli ha speso parole d'elogio: “Olivier è un grande professionista. Sa come muoversi, si è inserito molto bene perché ha voglia di lavorare e apprendere. Può giocare da solo in attacco o con due punte”. Il suo partner, Ibrahimovic, dovrebbe tornare dopo la sosta: “Il suo ruolo in squadra è sempre lo stesso, leader importante per noi. Può essere determinante per la squadra”.
"Rinnovo Kessié? Lo vedo sereno"
Un altro giocatore importante è Franck Kessié, assente domani per un infortunio al flessore. Oltre al campo, il tema che lo coinvolge è il rinnovo di contratto: “C'è la volontà di proseguire insieme - ammette Pioli - Vedo un giocatore sereno e che non vede l'ora di continuare con noi. Franck ha avuto un'estate particolare. Si è sposato, ha fatto le Olimpiadi ed è tornato facendo i migliori test fisici della squadra. ".
"Samp? Debutto complicato"
La nuova Sampdoria di D’Aversa, invece, vorrà cominciare bene davanti ai propri tifosi: “Difende molto bene, ha una bella identità e qualità davanti. Ha giocatori che ripartono bene. Sarà un debutto complicato e difficile - analizza Pioli - Ci sono 7 squadre che possono vincere lo scudetto. Ci sarà molto equilibri. L'Inter rimane favorita così come è fortissima la Juventus. Siamo forti noi, la Roma, L'Atalanta e la Lazio”.
Infine, un commento sulla “scomparsa” del Chievo, da lui allenato nella stagione 2010/11: “Un dispiacere enorme. Ho vissuto quella realtà e il fatto che un quartiere di una città sia arrivato ad un risultato del genere è stato straordinario”.