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Il caso Mbappè: da “re di Parigi” a problema. Tutte le tappe

Mbappè non è stato convocato per la tournée del PSG in Giappone: ma è solo l’ultimo capitolo di una storia infinita

Kylian Mbappè è sempre più ai margini del Paris Saint-Germain. La squadra è in completa ricostruzione ancora una volta e sembra che dovrà fare a meno anche del francese, dopo l’addio di Messi. L’ex Monaco è stato escluso dai convocati per la tournée in Giappone dopo che ha reso nota la volontà di non rinnovare il contratto con il PSG quando scadrà (giugno 2024). Sembra sia arrivata la svolta nella telenovela Mbappè, ma come siamo arrivati fin qui?

 

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 Mbappè e il rinnovo Kylian-centrico

Il francese arriva a Parigi nel 2017 già con le aspettative del miglior giocatore del mondo. D’altronde era difficile disilluderle: aveva trascinato il Monaco fino alla semifinale di Champions pochi mesi prima e aveva fatto vedere cose fuori da ogni logica. Ci mette poco per affermarsi come leader tecnico della squadra, status che lo eleva sempre più anche a guida totale del club.

 

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Il PSG diventa sempre più Kylian-centrico, anche contro il volere (quantomeno palesato) dello stesso Mbappè. Anche se le cose sembrano cambiate stando a quanto successo nella scorsa estate. Il suo trasferimento al Real Madrid sembrava cosa fatta. Lui stesso ha confessato che voleva partire ma ha deciso di rimanere dopo l’offerta monstre fatta dal PSG: un ruolo centralissimo nella squadra, da vero e proprio frontman, e uno stipendio da 72 milioni di euro lordi nell’anno (6 milioni di euro lordi al mese). Cifra tre volte maggiore rispetto a quello percepito nella precedente stagione.

Il pugno duro di Al-Khelaifi

Il PSG aveva dunque deciso di far valere il proprio strapotere economico, scatenando l’ira di Florentino Perez, che già pregustava l’ennesimo campione, e del campionato spagnolo. Per convincerlo a restare in Francia, era intervenuta anche la politica: dall’attuale presidente Macron all’ex presidente della Repubblica francese Sarkozy. Il nuovo contratto firmato nella scorsa estate però è un biennale, con l’opzione per il rinnovo annuale a completa discrezione del giocatore. Volontà che il francese ora ha espresso di non avere.

 

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Dopo un Mondiale da assoluto protagonista e le parole del presidente Al-Khelaifi che presupponevano una scontatezza nel rinnovo, ha affermato di non averne mai parlato. Più volte ha ribadito come voglia continuare anche nella prossima stagione al Paris Saint-Germain, ma ciò vorrebbe dire per il club perderlo a parametro zero a giugno 2024. Perciò il presidente Nasser Al-Khelaifi è stato chiaro: “Se vuole rimanere deve rinnovare”

L’ultimo capitolo

L’ultimo capitolo di questa storia che sembra infinita è per l’appunto la mancata convocazione per la tournée in Giappone. Ma una soluzione, in un modo o nell’altro, va trovata in questa sessione estiva di calciomercato.