La decisione di rimanere al PSG presa da Kylian Mbappé a fine maggio ha sorpreso il mondo del calcio. Il fuoriclasse francese sembrava ormai promesso sposo del Real Madrid, club per cui ha sempre sognato di giocare fin da piccolo.
Il presidente dei Blancos, Florentino Perez, è intervenuto questa notte nel programma spagnolo El Chiringuito. Tra i vari temi, ha parlato proprio della questione Mbappé: "Il suo sogno era giocare per il Real Madrid. Ci hanno detto che aveva cambiato idea. Da un lato per la pressione politica e, dall'altro, economica. E poi una serie di cose, che gli era stato offerto di essere a capo della gestione del club... E abbiamo detto "Questo non è il Mbappé che volevo portare, è un altro, uno che ha dovuto cambiare il suo sogno".
"È molto giovane, tutti subiscono la pressione. Penso che quello che ha quello che più lo ha influenzato è stata la pressione politica: lo chiama il Presidente della Repubblica, un ragazzino rimane colpito. Non riesco a concepire che il Re chiami qui per dire a non so chi del Betis di non andarsene" ha proseguito Florentino.
"Non c'è nessuno al Real Madrid al di sopra del club. È un grande calciatore, può vincere più di altri ma è uno sport collettivo e abbiamo valori e principi che non possiamo cambiare. Gli voglio bene, ha fatto uno sforzo e la pressione gli ha fatto cambiare le circostanze e non è facile".
Mbappé ha potuto cambiare la propria decisione perché l'accordo trovato con il Real era verbale. Niente firme, niente pre-contratti. E Florentino ne ha spiegato il motivo: "Non si può fare. Bisogna dire al club che si entra in trattativa con un giocatore, il PSG lo avrebbe reso pubblico e sarebbe stata una pressione aggiuntiva molto difficile da sopportare. Il Kylian che stava per venire qui non è questo. Se è così, preferisco che rimanga al PSG. Voglio quello del sogno. Impossibile fra tre anni? In tre anni tutto può cambiare... Questo Mbappé non è il mio Mbappé. Questo non lo voglio" ha dichiarato.
Le parole di Florentino Perez sul mercato
Florentino ha parlato anche del mercato che attende Real. Negli scorsi giorni è arrivato a Madrid Aurelien Tchouameni; ma niente colpi da novanta in attacco: "Haaland? Abbiamo il miglior 9 al mondo, non potevamo prenderlo per tenerlo in panchina, no? Ora non abbiamo altro interesse che non sia formare la nuova squadra con i giovani che abbiamo e qualche rinforzo".
"Abbiamo Vinicius, Rodrygo, Valverde, Militao... Problemi a rinnovare Vinicius? Nessuno. Dice sempre che non si muove da Madrid. Ora resta tutto il lavoro, tra luglio e agosto, per vedere quali giocatori usciranno. Ancelotti? Gli ho detto grazie per essere venuto" ha dichiarato Florentino.
Il presidente del Real ha poi concluso parlando anche della Superlega. Un progetto che resta in piedi ancora oggi: "Certo che è ancora viva. In questo momento c'è una questione al Tribunale del Lussemburgo, a breve ci sarà l'udienza e si deciderà sulle questioni che abbiamo sollevato. Crediamo di avere il diritto, all'interno della Comunità Europea, di organizzare competizioni tra noi, con la Uefa. La Uefa è un monopolio e uno dei capisaldi dell'Europa è quello della concorrenza".