"Bundes, arrivo": la storia "italiana" di Matarazzo, re di Stoccarda
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Data: 28/06/2020 -

"Bundes, arrivo": la storia "italiana" di Matarazzo, re di Stoccarda

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Stati Uniti, Germania e Italia. Se di nome ti chiami Pellegrino, d'altronde, la tua vita è segnata dalla "mobilità". Pellegrino, dal latino peregrinus che trae il suo significato dall'avverbio peregre: straniero. E lo straniero è riuscito a conquistare la Germania. Si tratta di Pellegrino Matarazzo, l'allenatore che ha riportato lo Stoccarda in Bundesliga dopo appena un anno.

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Sono chiare le origini italiane di Matarazzo che porta con sé un nome perlopiù diffuso in Campania. Lì nascono i suoi genitori: papà di Ospedaletto d'Alpinolo, in Irpinia, e mamma di Montecorice, in Cilento. È qui che oggi pomeriggio si sono radunati decine di parenti di Pellegrino, capitanati dallo zio Giancarlo. Tutti pronti ad esultare al fischio finale di Stoccarda-Sandhausen.

Geni italiani, ma un'identità "Made in USA". I suoi genitori emigrarono in America dove si conobbero: 42 anni fa, il 28 novembre 1977, nacque Pellegrino. Nel New Jersey esattamente, patria di un altro italo-americano che si è fatto conoscere nel mondo del calcio: Giuseppe Rossi.

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Il calcio, la passione sin da ragazzino tanto da valergli l'introduzione nella hall of fame della Fair Lawn High School per meriti sportivi visti i suoi successi da calciatore. Poi la Columbia University, dove si laurea in matematica. Un matematico in panchina, quasi a smentire che il calcio non sia una scienza esatta. "La differenza è soprattutto nei dettagli", ha ripetuto più volte Matarazzo, maniacale nella sua filosofia di gioco.

La Germania e l'incontro con Nagelsmann

Nel 2000 vola in Germania dove gioca per dieci anni nelle leghe regionali tedesche, collezionando 142 presenze. I problemi al ginocchio, però, lo portano al ritiro nel 2010 ad appena 23 anni. Inizia subito la carriera da allenatore con i giovani a Norimberga, lì dove finì di giocare. La svolta, però, arriva nel 2017 quando accetta la proposta del Hoffenheim.

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Dal U19 passa al U17. Un passo indietro? Macché. Lì c'era Julian Nagelsmann, suo compagno di stanza per dieci mesi nel periodo per conseguire la licenza da allenatore. Dopo sei mesi sulla panchina del U17, Matarazzo approda in prima squadra come assistente di Nagelsmann nell'anno in cui l'Hoffenheim centra la prima, storica, qualificazione in Champions League. 

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"Julian è un allenatore eccezionale - raccontò Matarazzo in un'intervista ad American Soccer Now - Siamo stati avversari per diversi anni nel U19, ma sempre con grande rispetto. Lavorando insieme ci siamo completati a vicenda, abbiamo pensieri simili sul calcio. Il mio approccio è molto simile al suo, siamo sempre in contatto".

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A Stoccarda si è chiuso un cerchio, nella prima avventura da allenatore di prima squadra. Subentra a Tim Walter subito dopo Natale e raggiunge l'obiettivo di conquistare la promozione. Matarazzo ha ancora un anno di contratto con lo Stoccarda ed è pronto al salto in Bundesliga. 
 



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