“Ho cercato di trasmettere ai miei compagni l’importanza di questo derby. Sono entrati determinati in campo. Pasalic mi ha preso alla lettera”. Scherza così Masiello in mixed zone dopo la vittoria.
Brescia o Bergamo? Mainz. La città di nascita di Mario Pasalic, lo straniero che decide il derby. È lui il Super Mario di Brescia-Atalanta. I nerazzurri non vincevano a Brescia dal 1976. C’è voluto un croato nato in Germania in prestito dall’Inghilterra per spezzare l’incantesimo. Il gol dello 0-2 è un capolavoro. Tecnica e tranquillità in quel colpo di tacco che spiazza Joronen. Il primo di testa denota invece fame e voglia di determinare. Come tutta l’Atalanta, che ha dominato e portato a casa la vittoria 0-3.
Pasalic non si porta a casa il pallone, poco ci manca. I compagni lo cercano a fine partita per abbracciarlo. Lui si perde nel gruppo, diventa uno dei tanti. La forza dell’Atalanta è questa.
Su 14 partite Gasperini ha mandato in campo il centrocampista in prestito dal Chelsea ben 13 volte. Da titolare o da subentrato. Poco importa. Lui ripaga la fiducia e le sue prestazioni crescono di partita in partita. Prima il gol vitale al City in Champions League che tiene viva la speranza di qualificazione agli ottavi. Poi le grandi prestazioni contro Juventus e Dinamo Zagabria. Fino ad arrivare alla doppietta di oggi. I gol in questa stagione di Serie A sono 3. In pochi credevano di vedere un giocatore così forte, dopo le esperienze al Milan e allo Spartak Mosca in prestito. Qualcuno lo ha fatto. Gian Piero Gasperini. E se dal 2014 il Chelsea dà in prestito il croato senza mai cederlo a titolo definitivo, un motivo ci sarà.
L’allenatore in conferenza stampa non riesce a trattenere il sorriso parlando della prestazione del numero 88, ma sottolinea l’importanza del gruppo: “Ormai é un giocatore affidabile. Ha una capacitá di inserimento pazzesca. Ha aggiunto alle sue prestazioni anche una grande solidità difensiva. È una colonna dell’Atalanta, come molti altri giocatori”. I nerazzurri si godono il tuttocampista che ha preso per mano la Dea. Un nuovo Super Mario farà sicuramente parlare ancora di sé.