Domenica 5 maggio si gioca Roma-Juventus, il big match della 35ª giornata di Serie A. Una sfida molto importante da ambo le parti, con i giallorossi che si guardano le spalle dall'Atalanta, arrivata ora a -2, mentre i bianconeri cercano di ipotecare il prima possibile la qualificazione in Champions League.
Intervistato da Il Messaggero, Claudio Marchisio ha parlato dell'imminente partita dello Stadio Olimpico, andando ad analizzare il percorso in questa stagione delle due squadre e i rispettivi allenatori. De Rossi è stato un compagno di squadra, in Nazionale, del Principino, Allegri, invece, il suo allenatore.
Le parole di Marchisio su Roma-Juventus
Claudio Marchisio ha parlato delle sue aspettative sulla partita: "La partita si prospetta equilibrata, con la Juventus che potrebbe beneficiare della freschezza fisica rispetto alla Roma, che potrebbe invece risentire degli sforzi in coppa. De Rossi dimostra costantemente di saper trarre il meglio dai suoi giocatori. Allegri dovrà tenere conto anche della sfida per la Champions League: si prevede una partita molto combattuta".
Sulla stagione delle due squadre, invece: "La Juventus ha iniziato bene la stagione, con il gruppo pieno di fiducia, ma l'Inter si è dimostrata un passo avanti. De Rossi ha portato una nuova linfa vitale alla Roma in un periodo complicato, riaccendendo la squadra con nuovi stimoli e il ritorno in forma di giocatori chiave come Pellegrini. Allenare la propria squadra del cuore in queste condizioni è una sfida stimolante".
Marchisio ha speso delle parole anche per Daniele De Rossi: "Le sue qualità non mi sorprendono, ma ciò che mi ha stupito è la sua abilità nel rientrare in un mondo caratterizzato da grande amore e pressione. Vivere questa esperienza da allenatore è diverso rispetto a quando era un calciatore. Devi essere costantemente il primo a proteggere la squadra".
In conclusione, il Principino ha svelato un retroscena di mercato risalente al 2011: "Quell'estate segnata dall'arrivo di Conte a Torino, la Roma mostrava interesse nei confronti miei e di Buffon. Tuttavia, Conte si dimostrò irremovibile nella sua volontà, e per amore della nostra squadra, decidemmo di proseguire il nostro percorso a Torino".