La novità di Pirlo dal primo minuto contro il Crotone è stato Manolo Portanova.
Se lo cercate su Instagram, lo trovate come @iamportanova ma nella descrizione ha scritto 'I AM MANOLO'.
Manolo e basta. Un altro Portanova dopo Daniele, ex Siena e Lazio tra le altre, che si è ritirato tre anni fa.
Centrocampista offensivo, trequartista, anche 'tuttocampista' per qualcuno; contro il Crotone, alle spalle di Morata insieme al coetaneo Kulusevski nel 3-4-2-1 bianconero.
Cresciuto nel settore giovanile della Lazio e passato alla Juventus nell'estate del 2017. Un addio ai colori biancocelesti, quelli di papà Daniele, e un piccolo 'caso' di mercato perché già allora Manolo era considerato uno dei giocatori più promettenti, anche in orbita nazionale Under17.
Chi l'ha allenato nelle giovanili della Lazio non ha dubbi: "Ha il carattere del padre: grinta, personalità, non molla mai". Da Daniele a Manolo, un altro Portanova in Serie A. Cresciuto a pane e calcio. "Già da piccolino si vedeva che aveva una passione sfrenata per il calcio. L’unico figlio che prima di ‘papà e mamma’ ha detto ‘pallone’", aveva raccontato Daniele ai nostri microfoni.
Ne è passato di tempo da allora. La Lazio, il trasferimento in bianconero, l'esordio nel 2019 con la prima squadra grazie ad Allegri e con la complicità di un infortunio a Emre Can. Allora finì 2-0 per la Sampdoria a Marassi ma per Manolo resta una giornata indimenticabile, per quei primi 30 minuti in campo con i grandi finiti anche con un abbraccio di Quagliarella.
Oggi Manolo ha 20 anni, indossa ancora la maglia della Juventus e Pirlo gli ha dato l'occasione che aspettava dal primo minuto e per i 55 successivi, fino al momento del cambio. Col Crotone è finita 1-1 ma, in attesa di vivere la prima vittoria, Portanova ricomincia da qui.