Il Manchester United è reduce da due risultati tutt'altro che positivi, tra FA Cup, dove è arrivata l'eliminazione da parte del Middlesbrough ai calci di rigore, e Premier, dove in settimana ha riportato un misero 1-1 a Turf Moore, contro il Burnley ultimo in classifica.
In 23 match stagionali, i Red Devils hanno messo a segno appena 37 reti. Che, considerati i 31 subiti, valgono una differenza reti deficitaria: appena un +6 che non può essere considerato una statistica promettente per chi ha come obiettivo la qualificazione alla prossima Champions. Ne è consapevole Ralf Rangnick, che sul problema realizzativo si è espresso nella conferenza stampa che precede il match contro il Southampton.
“Il problema non riguarda solo Cristiano Ronaldo,” ha esordito il tedesco. “Com'è ovvio, dovrebbe segnare più reti, ma la questione riguarda l'intera squadra: creiamo molto ma non riusciamo a finalizzare abbastanza. E spero che le nostre statistiche possano migliorare nelle prossime settimane".
Solo 8 gol in Premier finora
Il (fresco) trentasettenne portoghese ha messo a segno finora 8 reti in Premier League, su 19 partite giocate: una media di un gol ogni 185 minuti. Statistiche che non si addicono alla carriera e alla media di CR7. Che, a sorpresa, dopo il rigore fallito contro il Middlesbrough, è stato escluso dai titolari contro il Burnley. Rangnick ha commentato l'ultimo impegno dei suoi così: "Se la squadra avversaria segna, come è accaduto sull'1-0 contro il Burnley, dobbiamo domandarci come mai accada che dominiamo il gioco ma poi, nel corso dei novanta minuti, perdiamo rendimento, organizzazione e forma fisica". Ora il Manchester United viaggia a 39 punti, a un solo gradino dal West Ham quarto; ma se vuole riconquistarsi una qualificazione alla Coppa più importante, deve risolvere il problema del gol perduto.