Il Milan sta lottando per raggiungere un piazzamento tra le prime quattro e partecipare alla Champions League il prossimo anno. Il responsabile dell'area tecnica rossonera, Paolo Maldini, è intervenuto al Podcast "Muschio Selvaggio". Il dirigente del Milan ha parlato anche di Rafael Leao.
Milan, Maldini: "Leao è unico"
Rafael Leao è ormai pronto a firmare il rinnovo con il Milan (QUI le ultime). Così ha parlato Paolo Maldini: "Rafael Leao è un talento pazzesco, qualcosa di unico. Un giocatore così talentuoso però deve lavorare anche più degli altri per sfruttare il proprio dono - ha dichiarato il dirigente rossonero - Sono un esteta del calcio grazie a mio papà e Leao è bello da vedere, qualcosa di unico. Quando è arrivato faceva panchina al Lille e gli ho detto che giocava per il suo Instagram perché metteva video belissimi con dribbling e giocate, poi però faceva due gol in stagione. Lo abbiamo aiutato a cambiare mentalità".
Poi un commento sul nuovo stadio e San Siro: "Se vogliamo vivere di ricordi restiamo dove siamo, ma la storia la fanno i giocatori - ha proseguito Paolo Maldini - Non è più l'impianto di 80 anni fa, ma possiamo andare avanti a vivere di ricordi? Oppure costruiamo uno stadio moderno per aumentare i ricavi? La città di Milano questa cosa l'ha capita e mi dà fastidio non cogliere questa occasione".
Infine, Paolo Maldini ha parlato della situazione economica del club rossonero: "In questo momento il gap è enorme e non facile da colmare. Battagliamo sul mercato con le ultime di Premier League che hanno un potere economico superiore. Noi ci proviamo con idee e tradizione sul mercato". E sul talento ha concluso: "Il talento non basta, ma aiuta. Tutti sono preparati fisicamente e atleticamente, ma l'ossessione e la disciplina fanno la differenza perché tutti, anche i più grandi al mondo, vivono alti e bassi. La testa è tutto se abbinata al talento, alla gioia di giocare e alla disciplina".