Tommy Maistrello, il colpo di fulmine del Cittadella
Il gruppo, un sorriso, l’esuberanza come contenuti. Il senso del viaggio come significato. I primi gol in B del numero 32
Una prima volta di prepotenza, come piace a lui. Esuberante, estroverso con vive sfumature di sana follia. Vibrazioni, questo è Tommy Maistrello, protagonista con una doppietta nel pareggio del Cittadella contro il Palermo. Portatore naturale di entusiasmo e serenità. I tatuaggi che colorano la pelle, capello lungo, il nome datogli dai genitori in onore di un disco degli Who. Un Peter Pan diventato grande, perché ogni cosa ha il suo tempo. Ogni obiettivo va focalizzato, sudato e raggiunto. Per il numero 32 è sempre stato così. Così è stato con il sogno Serie B, raggiunta a 30 anni. E così è stato con il primo, anzi le prime reti nella nuova categoria. Ci è voluto del tempo. Partite, corse, sportellate, gol. Ma il senso del viaggio, in fondo, è soprattutto questo. E, forse, si sarà fermato a pensare al suo percorso. Di certo c’è che, in ogni caso, sul suo volto un altro sorriso è nato. Un nuovo punto di partenza. “L’incanto sarà godersi un po’ la strada”.
Un Tommy formato Citta
Apre e chiude il numero 32. Su Cittadella-Palermo le parole inizio e fine le ha messe Tommy Maistrello. Ma facciamo un passo indietro, al 9 gennaio 2023 per la precisione. Siamo nel pieno della sessione di mercato invernale e il ds Stefano Marchetti si muove per portare nuovi rinforzi al suo allenatore, Edoardo Gorini. È necessario, forse più di altri anni. Una stagione che si è rivelata, rispetto alle precedenti, difficile e complicata. Una classifica che diceva zona playout, realtà lontana dalle zone nobili a cui il Cittadella era solita abitare. E da gennaio un cambiamento c’è stato. Merito, ancora una volta, della forza delle idee. Idee promotrici di un calcio sostenibile e di una ricerca oculata e attenta dei giocatori da inserire. “Ci facciamo guidare dalle idee, da ciò che esprimono – innanzitutto sotto il profilo umano – i calciatori. Peschiamo ogni anno dalle categorie inferiori, circa due terzi della nostra rosa viene dalla Serie C, siamo la catena di un percorso che i giovani debbono fare per crescere e ne siamo orgogliosi”, aveva dichiarato lo scorso anno il ds a gianlucadimarzio.com. Un processo continuato anche quest’anno e di cui lo stesso Tommy Maistrello è simbolo ed esempio. Non uno di quei nomi altisonanti per la categoria, bensì uno di quelli apprezzati e conosciuti dagli occhi attenti e profondi, come quelli del Cittadella, appunto. Arrivato dalla C, attaccante di qualità capace di sacrificarsi, ragazzo che fa bene al gruppo e allo spogliatoio: ecco perché Maistrello costituisce un profilo da Citta.
La prima volta di Maistrello
E quello del Cittadella è l’universo giusto per l’attaccante. Un universo in cui “i calciatori non sono un numero”. Un ambiente in cui poter lavorare con serenità e serietà, costruito su valori sani e profondi. E, con le dovute diversità, Ha ritrovato una realtà simile a quella in cui si è affermato, quella del Renate. Arrivato a 20 minuti dalla fine del mercato, in nerazzurro Tommy ha trovato la piena maturità. “Avevo capito che dovevo cambiare. È scattato qualcosa in me”, rivelò in una intervista a La Casa di C. La coppia da sogno con Galuppini, il legame con Anghileri e Silva, il sacrificio, la dedizione, l’essere costante fonte di positività, il titolo di capocannoniere del girone A: definitiva crescita mentale, fisica e tattica.
Una crescita da… Serie B. E con il Cittadella è stato un colpo di.. fulmine. Già, fulmine come il soprannome che gli diedero i suoi ex compagni a Renate. Il motivo? No, non c’entra la velocità, ma un orecchino che l’attaccante indossava. Un soprannome diventato poi anche esultanza. Da un’esultanza a un’altra: quella della partita contro il Palermo. Esultanza da prime volte. 3 i minuti per sbloccare il risultato. Cross di Vita, girata di mancino. Il Cittadella è avanti. Maistrello ha segnato il suo primo gol in Serie B. Dopo il doppio vantaggio, i rosanero prima la pareggiano e poi sorpassano. Ma questa è la partita di Maistrello, e lui lo sa. Come l’ha iniziata, così la chiude. Minuto 74 assist di Giraudo e colpo di testa del numero 32. Il Citta l’ha ripresa, ora la partita può finire. Due reti che sono espressione del suo repertorio e del suo essere attaccante. Emozioni in un sorriso che da sempre lo accompagna. “Maistrello meglio di Klose”, recitava uno striscione allo stadio Olimpico per un Lazio-Bassano di Coppa Italia. Di strada ne ha fatta e ora il Cittadella se lo gode.
I primi due gol sono arrivati dopo dieci partite, ogni cosa ha il suo tempo. E Tommy lo sa bene. Il senso del percorso. Un nuovo viaggio è iniziato per Maistrello. “E per quanta strada c’è da fare, amerai il finale”.
A cura di Nicolò Franceschin